L’ “Enigma” non ha più segreti

Decifrare un codice segreto può permettere di salvare milioni di vite umane. Sembra impossibile, eppure questo è realmente avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale, quando un gruppo di matematici polacchi riuscì, grazie ad un’avanzatissima conoscenza della crittografia, a decodificare le comunicazioni segrete che i vertici militari nazisti scambiavano via radio utilizzando la macchina cifrante “Enigma”. Fu proprio la possibilità di “intercettare” i messaggi segreti a segnare un punto di svolta per gli alleati e a consentire al conflitto di giungere ad un epilogo, interrompendo l’ecatombe. 

Questa vicenda – alla quale si sono ispirati pure molteplici film – è oggetto di una piccola mostra allestita nell’atrio di Palazzo Trentini (via Manci, all’altezza dell’incrocio con via Oss Mazzurana) fino a martedì 11 marzo (orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18; al sabato dalle 9 alle 12). “Decifrare una vittoria. I polacchi al servizio dell’Europa” è arrivata a Trento dopo numerose tappe in Italia e all’estero per volontà del Consolato della Repubblica di Polonia della nostra regione, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento. (B.D.)

(da Studiare a Trento – numero 647)