Internazionalizzazione e pubblicazioni di qualità: le chiavi del successo di unibz

L’ateneo altoatesino conquista un posto nella World University Ranking

di Giorgia Roda

La Libera Università di Bolzano (Freie Universität Bozen) entra quest’anno a far parte della World University Ranking, la classifica dei migliori atenei al mondo, stilata annualmente dal periodico britannico Times Higher Education. L’ateneo altoatesino è riuscito a posizionarsi nel raggruppamento delle 251-300 migliori università su 950 partecipanti, un risultato che Unibz può vantare quest’anno per la prima volta.

Il merito è da attribuirsi all’alto tasso di internazionalizzazione, il più elevato tra le università italiane. Gli studenti stranieri sono, ad esempio, il 16% del totale contro una media nazionale del solo 3,2%. Anche il personale accademico e di ricerca proviene per circa un terzo dall’estero.

Sono state proprio la ricerca e le pubblicazioni scientifiche a giocare un ruolo altrettanto importante nel risultato ottenuto. In particolare rispetto a quest’ultime, la Libera Università di Bolzano si piazza in classifica al di sopra di prestigiosi atenei come il King’s College di Londra ed il politecnico federale di Zurigo (ETH Zürich).

Un’ulteriore considerazione, che rende questo traguardo ancor più soddisfacente, è che tra i metri di valutazione del THE è presente il numero di ex alunni vincitori di un premio Nobel. Onore che Unibz nella sua breve storia (la fondazione risale al 1997) non ha ancora avuto.

Apre la classifica l’Università di Oxford seguita dalle università statunitensi della Ivy League, come Stanford (3) e Harvard (6), e dall’Università di Cambridge (4). Tra le università italiane si possono riconoscere l’Università di Trento, che si posiziona con un ottimo risultato nel raggruppamento 201-250, l’università La Sapienza di Roma e le università di Padova, di Milano e di Pavia, alle quali Bolzano si affianca tra le migliori 300.

Il presidente dell’ateneo trilingue  Konrad Bergmeister  ed il rettore Walter Lorenz, che durante il prossimo anno accademico lascerà il r ettorato nelle mani prof. Paolo Lugli, si dicono molto soddisfatti del traguardo raggiunto e sottolineano l’importanza del continuo miglioramento, delle pubblicazioni scientifiche e della ricerca per l’ottenimento di visibilità a livello internazionale.