Di Matteo Breda
Tra i tanti aperitivi che, ormai da tradizione, a settembre inaugurano il nuovo inizio delle lezioni, mercoledì scorso presso il Liber Cafè si è svolto pure quello dell’Universitario, che ha inaugurato il suo secondo anno di vita ri-presentandosi agli studenti con tutte le novità della sua linea editoriale.
Per chi si fosse perso di cosa stiamo parlando, L’Universitario è un’iniziativa di giornalismo partorita a Trento a cavallo tra il 2015 e il 2016: nato dall’azione di un gruppo di ragazzi volenterosi che si erano resi conto di come esistessero diversi giornali fatti per gli studenti, ma nessuno fatto interamente dagli studenti. Prese così il via il progetto di un giornale interamente gestito da volontari universitari, che, con obiettività e senza tendenziosità politiche, si prefiggeva di raccontare l’attualità universitaria dal punto di vista di chi la viveva.
Ad un anno di distanza si può dire che l’obiettivo sia stato raggiunto, come testimoniano pure le parole di Daniele Erler, Federico Crotti e Giulia Castelli (rispettivamente direttore, presidente e vice-presidente del giornale) che, durante una piccola conferenza prima dell’aperitivo vero e proprio, si sono detti molto soddisfatti non solo di aver inaugurato L’Universitario online, ma anche di essere riusciti a pubblicarne due edizioni cartacee nei mesi di aprile e maggio.
Gli obiettivi per la linea editoriale di quest’anno? Arricchire l’edizione digitale al pari di quella cartacea, e stringere legami più stretti con le associazioni sul territorio, un tipo di collaborazione che -nelle parole di Federico Crotti- l’anno scorso non era ancora stata raggiunta. Sempre Federico ci racconta anche di come in redazione nessuno nascona lo stupore per i risultati raggiunti: “E’ stata una scommessa quella di un anno fa, che tuttavia ha dato i suoi frutti: nessuno si aspettava una tanto grande partecipazione”.
All’aperitivo erano presenti anche i caporedattori delle varie sezioni editoriali, che hanno rinnovato l’invito a collaborare con L’Universitario a chiunque voglia cimentarsi nel mondo del giornalismo studentesco (e non solo).
Se vi siete persi lo scorso appuntamento dell’Universitario e non volete mancare il prossimo (o semplicemente non volete perdervi nessuno dei loro articoli) il consiglio migliore è fare un salto sulla loro pagina Facebook.