Inclusione e diritti: a Trento arrivano gli Stati Generali sulle disabilità intellettive

Il 23 settembre il capoluogo trentino ospiterà un appuntamento di grande rilevanza nazionale e locale: gli “Stati Generali sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo” di Anffas. L’incontro, organizzato da Anffas Regionale Trentino in collaborazione con Anffas Nazionale, si terrà a partire dalle ore 9 nella Sala Depero del Palazzo della Provincia Autonoma di Trento.

L’evento si inserisce in un percorso nazionale che si concluderà nel 2025 e che ha l’obiettivo di raccogliere esperienze e testimonianze per promuovere la piena esigibilità dei diritti delle persone con disabilità. Saranno presenti la Ministra per le disabilità, on. Alessandra Locatelli, e i vertici nazionali e regionali di Anffas, insieme a numerose istituzioni locali, tra cui il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e il sindaco di Trento, Franco Ianeselli.

Protagonisti assoluti della giornata saranno gli “autorappresentanti”, persone con disabilità che porteranno direttamente all’attenzione del pubblico le criticità presenti sul loro territorio.

La giornata sarà ricca di momenti di confronto, con sessioni dedicate al quadro giuridico e sociale, e due panel di discussione. Il primo spazio vedrà le testimonianze dirette di familiari e operatori del territorio. Il secondo panel metterà a confronto istituzioni e altri enti, come l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler.

L’obiettivo è “aprire confronti e dialoghi con tutti gli attori a vario titolo coinvolti”, come sottolinea il presidente nazionale di Anffas, Roberto Speziale. “Siamo certi che anche il Trentino Alto Adige offrirà spunti e riflessioni per affrontare al meglio le sfide ancora aperte in un’ottica di condivisione e coprogettazione”.

L’evento rappresenta “un’occasione ancora più preziosa per un confronto sui diritti delle persone con disabilità” afferma Claudia Morelli, coordinatrice regionale Anffas Trentino, sottolineando l’obiettivo di “costruire insieme soluzioni e percorsi di qualità che diano concretezza ai diritti e ai connessi bisogni di sostegno”.