In viaggio sulle rotte dei migranti

Sono partiti stamattina all’alba i 20 giovani che stanno prendendo parte al progetto "On the road – Sulle rotte dei migranti". 

Tale progetto, ideato da un Tavolo di lavoro composto da Piattaforma delle Resistenze Contemporanee, ARCI Bolzano, ARCI Trento, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Deina Alto Adige Suedtirol e T.A.U.T. Tavolo Associazioni Universitarie e sostenuto dalle Politiche Giovanili delle province autonome di Trento e Bolzano, permette di conoscere più da vicino i luoghi simbolo dell’approdo, dell’accoglienza ed a interrogarsi sulle tematiche dell’integrazione e dei confini. 

Sono tre le rotte che seguiranno i gruppi di giovani viaggiatori.

La prima verso i Balcani: dopo le tappe al Centro studi per la pace e all’associazione Are you Syrious di Zagabria, realtà che offrono sostegno quotidiano a rifugiati e richiedenti asilo in Croazia, i ragazzi si sposteranno a Bihac, in Bosnia-Erzegovina, nuova “zona calda” della rotta balcanica, per poi raggiungere Belgrado, dove incontreranno gli attivisti di No Name’s Kitchen e le ONG SOS Children e Info Park, realtà che assistono i migranti in Serbia. Il viaggio si concluderà a Vienna.

Il secondo percorso attraversa invece la Francia, da Ventimiglia, per incontrare i volontari del Progetto20K, la rete di solidarietà per il diritto al movimento, fino a Calais, dove ad aspettare il gruppo ci sarà il personale di Operation Salam/Pais de Calais, realtà che offre servizi di prima accoglienza sul litorale francese. Il ritorno prevede una tappa a Bardonecchia, in Piemonte, altro grande hub di transito per i migranti che si spostano attraverso il confine. 

La terza rotta è invece quella che attraversa l’Italia, con tappe in Campania, a Castel Volturno, in Sicilia, a Messina e Pozzallo, per concludersi in Puglia, a Lecce. Anche in questo caso il programma di viaggio prevede visite a realtà che si occupano di prima accoglienza, assistenza (legale e non solo) dei migranti, con un’attenzione particolare a minori non accompagnati e famiglie. 

 
Al loro rientro, i partecipanti vivranno un’ultima fase, quella della restituzione che, attraverso il supporto di video-maker professionisti, li porterà alla realizzazione di un piccolo documentario che sarà presentato intorno all’inizio del mese di luglio e certamente inserito nel programma del prossimo Festival delle Resistenze contemporanee, in programma a Trento tra il 14 e il 16 settembre.

(c.d.a.)