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Il Segreto della X: Dieci Anni di TedX Trento

Il venticinque di novembre il TedX di Trento ha compiuto dieci anni. 

Già all’entrata dell’Auditorium Santa Chiara si respirava un’aria frizzante, la stessa che precede i grandi eventi. La platea era gremita. Per molti si trattava della prima volta, per altri, come si è potuto scoprire, era la decima. Date queste premesse, le aspettative non potevano che essere alte.

A celebrare un anniversario così importante ci hanno pensato gli ospiti di questa edizione: sul palco si sono alternati speaker come Ivan Basso, Giulia Bettagno, Caterina Borgato, Thomas Conci, Luisa De Marco, Giuseppe Gatti, Giulia Giordano, Luca Pianigiani e Paola Rizzitelli.  

Quello che ha colpito fin dal primo momento è stata l’eterogeneità dei campi di attività degli speakers. Dal ciclismo alla ricerca STEM, all’Intelligenza Artificiale, passando per l’archeologia forense, il marketing del benessere e incontri con culture lontane.

Passato, Presente e Futuro si sono intrecciati nel segno dell’innovazione e della scoperta, in primo luogo della vera natura umana. Quella di viaggiatori del mondo, esteriore ed interiore.

Gli spettatori in sala hanno avuto l’opportunità di immergersi nei singoli e singolari universi degli ospiti: le parole hanno aperto dei varchi dai quali fluivano in entrata ed in uscita interesse, curiosità e meraviglia.

Ciascuna delle testimonianze è riuscita a generare un impatto non indifferente: grazie alla proficua collaborazione tra il team di TedX e quello di Sanbaradio “inviato” sul campo, si è instaurato un dialogo emozionante e motivante con gli ospiti della giornata, che hanno potuto esprimersi condividendo qualche riflessione fuori palco.

Si è scavato in profondità per dare contenuto al simbolo dell’edizione di quest’anno, la X. 

Come segno grafico, i significati della X sono molteplici.  Non si tratta soltanto di una incognita, di un valore sconosciuto, spesso difficile da decodificare. Invece è anche possibilità, potenzialità. La X, non a caso, ha da sempre localizzato sulle mappe dei grandi esploratori il tesoro da raggiungere.

Così è stato chiesto ad ognuno degli speaker che cosa li avesse motivati a mettersi in cammino verso il loro obiettivo, quale fosse stata per loro la spinta e in modo più viscerale, l’incognita a cui dare soluzione.             

Le risposte a queste domande, se si è giovani durante tempi incerti, a tratti cupi, diventano cruciali.  Dalle risposte raccolte è nato un piccolo vademecum per giovani naviganti a vista.

Ogni ospite ha insistito sul fatto che non esista una “X” univoca, ma che ognuno abbia seguito la propria sirena, il proprio canto del cuore. Si sono messi a nudo, sia sul palco che fuori, raccontando quale fosse stata per loro l’esperienza di cambiamento. Si è dato largo spazio alla frustrazione, alle cadute, ai passaggi difficili. Quelli in cui si inizia a ragionare sulle alternative.

Il Tedx, per antonomasia luogo di ispirazione e successi in scena sul palco, dietro le quinte si è fatto carico di una importante rivoluzione. Tutti gli ospiti, dal primo all’ultimo, hanno enfatizzato il ruolo del fallimento, donandogli spazio e dignità. Tradizionalmente denotato da un’accezione negativa, questo è stato stravolto nel backstage dell’Auditorium Santa Chiara: fallire fa parte del gioco. Serve a cambiare strada, a provarne una diversa. Non solo è utile, anzi è indispensabile. Le crepe che si formano durante i momenti di crisi sono proprio quelle che permettono di far entrare la luce.

Affianco al fallimento si è aggiunto un binomio importante, quello dell’entusiasmo e della tenacia. Senza il primo, nessuno slancio sarebbe possibile, ma senza la seconda non ci sarebbe nemmeno la forza di resistere davanti alle difficoltà. Più facile a dirsi che a farsi, potrebbe dire qualcuno. Ma c’è speranza.

Come è stato fatto notare da tutti e ciascuno degli ospiti, queste attitudini non sono sempre innate, ma sicuramente acquisibili. Sono il frutto di un costante esercizio e allenamento alla creatività e alla sperimentazione, soprattutto di sé stessi. Per queste ragioni, rimanere in ascolto dei propri desideri diventa fondamentale.

Le probabilità di trovare quello che si cerca tendono a favorire quelli disposti a mettersi in cammino per cercarle.


Grazie a Mirta Alberti e Katia Divina per la proposta di collaborazione; a Lucrezia Di Bari, Valeria Baccaro, Martina Gorgoglione per i contributi e le interviste.