Il Polifemo e La Tisbe: SEMPER dà voce alla poesia

Omaggio a Gongora nell'incontro conclusivo del Seminario 2016.

di Doriana Nigro

SEMPER – Seminario Permanente di Poesia – è un ciclo di incontri che Pietro Travacci e Francesco Zambon organizzano ormai da quattro anni in collaborazione con l’Università di Trento, trasmettendo agli spettatori, studenti e non, la passione per nuove realtà poetiche, abbracciando autori di ogni stile e stagione.

Quest’anno, in conclusione del primo ciclo di incontri cominciato il 24 febbraio scorso, si terrà la presentazione del volume “Il Polifemo – La Tisbe”, di Luis de Góngora (Pisa, ETS, 2015). Il poeta, che appartiene al “Siglo de Oro” spagnolo –Secolo d’Oro in italiano- fu uno dei massimi esponenti della corrente letteraria che porta il suo nome – gongorismo – ed è conosciuta anche come culteranesimo. Le sue opere, già famose ed imitate all’epoca, hanno assunto rilevanza internazionale, restando però ancora poco conosciute in Italia. A questo proposito, Pietro Travacci e Giulia Poggi, curatori del volume, terranno un incontro che prevede la partecipazione di Jesús Ponce Cárdenas, dall’Università Complutense di Madrid, e di Roberto Gigliucci dell’Università La Sapienza di Roma, con l’obiettivo di promuovere e diffondere la conoscenza del celebre poeta barocco.

Il volume presenta un confronto tra le opere più importanti di Gòngora: il Polifemo (1612) e la Tisbe (1618), mai tradotta in italiano. Seppure maturate in due fasi diverse della vita dell’autore, entrambe le favole mitologiche presentano un comune fattore stilistico, coincidente con l’elemento innovativo che Gòngora ha portato nel mondo letterario, quello cioè di uno stile che sa essere sublime e burlesco allo stesso tempo.

L’appuntamento si terrà presso la Sala Musica del Dipartimento di Lettere e Filosofia alle 17.00 del giorno 15 Giugno e regalerà all’ateneo trentino un’occasione unica di promuovere la cultura della poesia, dedicandole il giusto rilievo, ricordando ad una società sempre più attenta ai cambiamenti tecnologici e scientifici che l’innovazione risiede anche nell’arte poetica e letteraria.