Il gioco degli spiccioli si riveste folk

 

Il cantautorato di Federico Messini, un ricercato mix di musica e poesia, sarà al centro della serata di Mercoledì 18 Marzo al bar Feeling di Trento.

 

Da anni Federico calca la scena di questa città: veronese di nascita, la formazione artistica di Messini spazia dal teatro al canto, passando attraverso sax e chitarra. Compie i suoi studi sotto la guida del sassofonista Geoff Warren, del chitarrista David Cremoni e, contemporaneamente, frequenta per dieci anni corsi di teatro e di dizione presso Sala Mirò, centro artistico culturale di Villafranca di Verona. Attualmente Federico frequenta la scuola musicale e di canto presso il Modern Music Institute di Verona. Il suo ultimo progetto “Il gioco degli spiccioli” è la concretizzazione della sua più viva passione, la canzone d'autore. Questa raccolta di canzoni Federico l'ha già presentata al Festival Veneto 2013, alla rassegna Teatro Buffet presso la Sala Mirò di Villafranca di Verona e al festival teatrale Farsatirando 2014 – XXII° edizione del premio teatrale “Cesare Marchi”. Ora la propone a Trento, città in cui da anni vive come studente di lettere.

 

A rendere ancora più interessante questo suo invito alla propria arte è la collaborazione che per la prima volta avrà luogo sul palco mercoledì: quella con il chitarrista e compositore Frank Faggi, che, diplomatosi con il maestro Daccò al CDM Milano, già componente dei Beatnicks e collaboratore degli Original John Lennon Quarrymen, ha conosciuto il successo a livello europeo, in particolare nel Regno Unito.

 

Due musicisti di età e influenze artistiche molto diverse trovano il loro punto di incontro nella canzone d'autore: i brani del "Gioco degli Spiccioli" saranno riarrangiati in chiave folk acustica dal maestro Faggi, che accompagnerà Messini alle chitarre e alle armoniche.

 

L'ingresso è libero Mercoledì sera alle 21 per chiunque voglia fare esperienza di come poesia e musica possano trovarsi ad essere – nell'opera di chi le ama – profondamente dipendenti e inscindibili l'una dall'altra.

 

(Lucia Gambuzzi)