I dati di Fondazione Nord Est parlano chiaro: il divario di genere nel lavoro in Italia è ancora molto alto.
Il divario occupazionale di genere nelle regioni settentrionali italiane, seppur in riduzione, risulta ancora molto lontano dagli standard dei Paesi che hanno compiuto i maggiori progressi nella promozione dell’occupazione femminile.
Nel Nord-ovest si attesta a 15,6 punti percentuali nel 2023, mentre nel Nord-est è pari a 14,7 punti. Il Veneto mostra il divario più alto tra le regioni del Nord Italia: 16,6 punti – un valore che è otto volte quello dell’Estonia, il paese con il miglior risultato in Europa.
Nel decennio 2013-2023 le regioni settentrionali italiane hanno proceduto con passo corto verso la parità di genere. Meno timidi sono stati Veneto e Trentino, che, partendo da un divario iniziale molto ampio, hanno registrato i progressi più importanti: il Veneto è passato da 21 a 16,6 punti percentuali, mentre il Trentino ha compiuto un balzo da 16,8 a 12,4 punti.
Tra le regioni del Nord Italia, la Valle d’Aosta si distingue per la miglior performance, con un divario occupazionale di 8 punti, molto vicino a quello dei Paesi Bassi (7,8 punti). Nel Nord-est, l’area più virtuosa è l’Alto Adige, che con un divario di 10,7 punti si avvicina ai migliori standard europei, seguito da Trentino (12,4 punti), Emilia-Romagna (13,5) e Friuli-Venezia Giulia (14,0).
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