Lettere combatte la prostituzione a colpi di badge

 

Gli studenti di Lettere convivono da qualche giorno con una novità: per andare in bagno al piano terra ora serve il badge studentesco. Una notizia che sta animando un acceso dibattito. L'installazione di sistemi di sicurezza di questo tipo è una pratica già in essere in diverse altre realtà universitarie italiane.

L'associazione studentesca Atreju ha recentemente diffuso un comunicato stampa in cui rivendica la paternità dell'iniziativa. Sarebbe stata l'associazione, secondo la nota, a richiedere lo scorso autunno l'introduzione di questo sistema a causa della situazione di degrado presente in Via T. Gar con particolare riferimento al giro di prostituzione della zona in cui sorge Lettere e a episodi spiacevoli registrati nei bagni della struttura. Nei prossimi giorni approfondiremo la questione direttamente con l'Amministrazione universitaria che in realtà aveva avviato un ragionamento su questo tipo di misure già molto prima, consapevole di alcune situazioni complesse registrare in città e in particolare nell'area in cui sorge Lettere.

Dover necessariamente avere con sé il badge per usufruire dei servizi dell'Ateneo è una realtà può creare fastidio agli studenti, ma che è all'ordine del giorno in tante altre università italiane. Non altrettanto accettabile razionalmente è il fatto che un fenomeno come quello della prostituzione possa verificarsi sotto gli occhi di studenti e docenti quotidianamente, in una via cardine del centro città di Trento. Applicare una contromisura nell'ordine della sicurezza e dell'igiene non risolve, né analizza una problematica di questa ingenza, ma sicuramente ne fa parlare e la redazione di Sanbaradio non mancherà di farlo.

 

(Lucia Gambuzzi)