Hotel Paradiso – Familie Flöz

31 gennaio 2010 
 
 
"al confine tra avventure di sogno e sogni di avventure"


Questo pomeriggio mi sono recata a teatro con l’animo tra il curioso e l’inquieto. Lo spettacolo è Hotel Paradiso, della compagnia Familie Flöz protagonista internazionale per il teatro di figura.
Prima di partire sbircio la trama e le immagini di repertorio: uno spettacolo senza parola e con grandi maschere. Oltre ad avere da sempre un rapporto di divertita malinconia con le maschere di ogni sorta, mi chiedo come faranno gli attori a
trasmettere emozioni e contenuti senza poter contare né sulla parola né sulla mimica facciale.
Il risultato è stupefacente, oltre le mie aspettative: l’esasperazione della mimica del corpo, l’impiego intelligente degli aspetti visivi e acustici, l’alternanza di ritmo non solo nel numero di attori in scena ma anche nella tipologia dei protagonisti fanno di questo spettacolo un esperimento funambolico ottimamente riuscito. Tutto funziona come fra i musicisti di un ensemble. La musica è sempre presente come commento delle varie fasi narrative, come griglia parallela che sostiene l’azione e a volte l’indirizza istigando le varie atmosfere.
Lo staff dell’albergo e i clienti di ogni tipo sono tutti interpretati solo dai quattro attori (tre uomini e una donna) che indossano le straordinarie maschere realizzate da Hajo Schüler. Le maschere sembrano muoversi nella fantasia dello spettatore, come gli ambienti appaiono completarsi nella mente del pubblico ormai coinvolto e volto a "completare" le informazioni mancanti. 

Insomma, che dire, sono uscita divertita e con la sensazione di essere stata complice di una performance energica che paradossalmente si presentava con una scenografia unica, con gli attori muti e con il viso coperto da maschere fisse. Una sfida vinta.  (Rr)


Familie Flöz 
Hotel Paradiso
di Sebastian Kautz, Anna Kistel, Thomas Rascher, Frederik Rohn, Hajo Schuler, Michael Vogel
regia Michael Vogel