GP del Messico: gioie, dolori per i ferraristi e le altre storie da città del Messico

Gran Premio di Città del Messico Ricco di colpi di scena, caratterizzato dalla gioia ferrarista per la prima fila del sabato, seguita dai pianti della domenica. Ritorno di Sir Hamilton e clamorosa rimonta di Norris. Analisi, commenti e pagelle sul weekend messicano di F1

Dopo un travagliato Gran Premio degli Stati Uniti caratterizzato da vari colpi di scena, si ritorna alla normalità con il classico format di gara (qualifiche + gara) nell’autodromo Hermanos Rodríguez, situato nella periferia di Città del Messico. Un circuito difficile, caratterizzato da un asfalto non eccezionale e famoso per la sua altitudine di ben 2300 metri s.l.m. che causa un maggior affaticamento dei motori.

L’aria rarefatta, infatti, non consente il giusto “respiro” al motore e compromette l’adeguato raffreddamento della Power Unit e dell’impianto frenante. Rende inoltre meno efficace anche il DRS svantaggiando in particolare Red Bull che ha nel suo uso uno dei punti di forza della vettura.

Per ovviare all’aria meno densa, le scuderie portano in pista vetture che utilizzano setup con assetti più carichi, mantenendo comunque velocità di punta elevate.

Riassunto delle prove libere e delle qualifiche

Nella prima sessione di prove libere, cinque giovani piloti hanno fatto il loro debutto nell’ambito del programma di “rookie test”: l’inglese Oliver Bearman con la Haas, i francesi Isack Hadjar (AlphaTauri) e Theo Pourchaire (Alfa Romeo), il danese Frederik Vesti (Mercedes) e l’australiano Jack Doohan (Alpine). Il tempo migliore lo ha ottenuto Bearman in 1:21.313, che gli è valso il quindicesimo posto assoluto.

Interessante la nuova gomma C4 portata da Pirelli: la giornata dedicata alle prove libere è stata caratterizzata dal test di una nuova versione della mescola C4 in vista di un suo possibile utilizzo nel 2024. Tanti i dati raccolti grazie alla collaborazione delle squadre che saranno analizzati nei prossimi giorni prima di prendere una decisione definitiva. In totale, i giri percorsi con la gomma senza banda colorata sono stati 265, quasi un quarto dei giri complessivi percorsi nelle due ore di prove libere.

Il weekend al sabato inizia con il botto grazie ad una Ferrari che con una straordinaria doppietta è stata capace di mettere entrambe le vetture davanti alla RB-19 di Max Verstappen, quest’ultimo in difficoltà come lo scorso anno a causa del cambio repentino di temperature che ha caratterizzato l’intero weekend di gara. Clamoroso quarto posto messo a segno da Daniel Ricciardo che riesce a posizionarsi davanti a Perez grazie all’aiuto del suo compagno Yuki Tsunoda che gli concede la scia.

Continuano le pessime performance di Perez che non riesce mai ad imporsi sul compagno di squadra e che per fortuna almeno questa volta riesce a qualificarsi per il Q3 probabilmente perché incoraggiato dal suo Gran Premio di casa.

Male per le Mercedes che sin dal venerdì non hanno brillato e portano a casa un mediocre sesto ed ottavo posto. Anche in casa McLaren l’atmosfera non è delle migliori; la scelta errata di fare un primo giro con mescola media e la sfortuna di trovare bandiera gialla nel giro di lancio hanno compromesso la qualifica di Norris che non riesce a qualificarsi per il Q2, modesto il risultato di Piastri (7º).

Se da un lato le Ferrari hanno brillato in qualifica, dall’altro lato bisogna ricordare che il passo gara mostrato nelle FP1 non è stato altrettanto buono: la Red Bull rimane ancora la favorita per la gara con entrambe le macchine che mostrano un ottimo passo gara; tempi ottimi anche per McLaren anche se partono molto dietro; passo gara Mercede simile a Ferrari e ottimi i tempi di Ricciardo.

La qualifica, dunque, si rivelerà illusoria rispetto ai risultati della domenica.

La FIA, anche questa volta, si dimostra di parte: dopo aver aperto delle investigazioni su Verstappen, Hamilton, Russel, Alonso e Sargeant, quest’ultimo è stato scelto un capro espiatorio e si è deciso di penalizzarlo a causa del sorpasso in regime di bandiera gialla, graziando tutti gli altri piloti indagati per lo stop nella pit-lane.

Ordine d’arrivo qualifiche:

1. Charles Leclerc (Ferrari)

2. Carlos Sainz (Ferrari)

3. Max Verstappen (Red Bull)

4. Daniel Ricciardo (AlphaTauri)

5. Sergio Perez (Red Bull)

6. Lewis Hamilton (Mercedes)

7. Oscar Piastri (McLaren)

8. George Russell (Mercedes)

9. Valtteri Bottas (Alfa Romeo)

10. Guanyu Zhou (Alfa Romeo)

11. Guanyu Zhou (Alfa Romeo)

12. Pierre Gasly (Alpine)

13. Nico Hulkenberg (Haas)

14. Fernando Alonso (Aston Martin)

15. Esteban Ocon (Alpine)

16. Kevin Magnussen (Haas)

17. Lance Stroll (Aston Martin)

18. Lando Norris (McLaren)

19. Yuki Tsunoda (AlphaTauri)    # penalizzato per sostituzione di motore e cambio

20. Logan Sargeant (Williams)   #penalizzato di 10 posizioni per un sorpasso in regime di bandiere gialle

Gara

Così come per la qualifica, anche la gara parte col botto ma questa volta non in senso figurato.

Le Ferrari partono bene, ma non benissimo, se comparate all’ottimo spunto delle due Red Bull: Verstappen riesce subito ad imporsi prima ancora della prima curva, raggiungendo per l’ennesima volta la prima posizione. Sfortunate le due Ferrari, con Leclerc chiuso a sandwich dalle due Red Bull e Sainz costretto a sollevare il piede per evitare contatti in prima curva. L’ottimismo di Perez conferma le deludenti performance delle ultime gare: la sua gara finisce alla prima curva in seguito al contatto con il ferrarista numero 16 che causa un notevole squarcio nella pancia della Red Bull di Perez.

Gara parzialmente compromessa anche per Charles che danneggia l’ala anteriore nello scontro perdendo così circa cinque dieci punti di carico aerodinamico.

Comunque, ottimo il passo nel primo stint con gomma media da parte dei due ferraristi, con uno splendido Leclerc e con un Sainz leggermente più anonimo rispetto al suo compagno di squadra.

Complimenti al lavoro degli ingegneri e piloti Ferrari che per la prima volta non hanno accusato un elevato degrado delle gomme rispetto alle altre scuderie.

Ottima la rimonta di Hamilton che dalla sesta posizione riesce ad insediare il quarto posto di Sainz, senza però mettere a segno il sorpasso a causa dell’elevate temperature del motore in scia.

Dopo il primo stint la situazione vedeva la Ferrari favorita in termini di strategia ma come sempre quando la strategia c’è, la fortuna non vede rosso. Nel giro successivo al pit-stop esce la safety car a causa del bruttissimo incidente di Magnussen (avvenuto a seguito dell’esplosione del tirante della ruota posteriore) con conseguente bandiera rossa e sospensione della gara.

In regime di bandiera rossa la Ferrari ne approfitta per sostituire l’ala anteriore di Leclerc, la Mercedes decide di cambiare strategia utilizzando la mescola media su entrambe le vetture (scelta che si rivelerà vincente).

La ripresa della gara è avvenuta con standing start, con i due ferraristi che, pur partendo dalla parte sporca del tracciato, sono riusciti a mantenere le posizioni di partenza. Ottimo lo spunto di Russel che riesce a posizionarsi in quinta posizione. La gomma gialla come noto funziona meglio nei primi giri e questo ha agevolato il lavoro di Hamilton che è riuscito a raggiungere la seconda posizione mentre il suo compagno di squadra non è riuscito ad imporsi su Sainz, riscaldando eccessivamente la macchina e consumando eccessivamente le gomme.

Buona anche la rimonta di Norris che partendo dal fondo riesce ad imporsi sul suo compagno di squadra e nel finale anche sulla Mercedes di Russel.

Vittoria e sconfitta allo stesso tempo per AlphaTauri che riesce per un momento a portare entrambe le monoposto a punti per poi perdere la possibilità di portare a casa questo risultato, a causa dell’ottimismo irrazionale di Tsunoda, che con un sorpasso azzardato su Piastri è finito fuori pista compromettendo la sua splendida rimonta.

Male per Aston Martin che ha concluso la gara con un doppio ritiro.

È evidente come la bandiera rossa abbia favorito determinate scuderie e piloti come Hamilton, Russel, Norris, Verstappen, Tsunoda e sfavorito altri come Leclerc, Sainz e Ricciardo che avevano deciso di allungare il primo stint.

Di seguito è stata riportata una tabella dell’ordine di arrivo della gara con i rispettivi voti assegnati nel corso della puntata di SanbaPole

PilotiVoto
Max Verstappen10
Lewis Hamilton8.5
Charles Leclerc8
Carlos Sainz7.5
Lando Norris9
George Russel5.5
Daniel Ricciardo10
Oscar Piastri6
Alexander Albon7.5
Esteban Ocon6
Pierre Gasly6
Yuki Tsunoda7
Nico Hulkenberg6.5
Valtteri Bottas6
Guanyu Zhou6
Logan Sargeant5
Lance Stroll (R)5
Fernando Alonso (R)5
Kevin Magnussen (R)6
Sergio Perez (R)0