Un'estate all'insegna della creatività è quella che si preannuncia grazie ai numerosi workshop, convegni, tavole rotonde organizzati in occasione del Summer Temporary Art che si terrà nel quartiere Le Albere di Trento dal 20 luglio all’8 agosto 2015. Il progetto, frutto della collaborazione tra i Giovani Soci CRT e le due artiste Virginia Sartori e Annamaria Muscaridola, ha ricevuto il benestare di Comune e Provincia ed è stato inserito all'interno dei Piani Giovani di Zona delle Politiche Giovanili.
S.t.art si rivolge a giovani dai 15 -29 anni con una formula molto interessante. I partecipanti saranno chiamati a collaborare attivamente con le varie professionalità che interverranno (tra cui esperti di comunicazione, graphic designers, professionisti nel campo delle visual arts, moda, beni culturali). Niente lezioni frontali quindi, bensì scambio continuo, confronto e “messa in comune”, queste le parole chiave per raggiungere l'obiettivo finale del laboratorio. Le attività verranno accorpate a seconda del tema in tre macro-gruppi, ognuno dei quali si svilupperà in una settimana. Il risultato dei workshop verrà esposto durante il weekend attraverso diversi eventi aperti al pubblico.
Nella mente degli organizzatori il progetto dovrà avere una continuità pro futuro, non riducendosi alla classica esperienza di una stagione. Anzi, lo scopo dichiarato (vedi il nome Start) è di fare da trampolino di lancio ad una costituenda piattaforma in cui artisti, creativi, giovani talentuosi, o chiunque abbia un'idea e voglia di fare, possano incontrarsi per scambiare esperienze reciproche e portare avanti dei progetti con il supporto di una rete strutturata. Inoltre, il progetto avrà il pregio di rivitalizzare l'area delle Albere, oggetto di continue polemiche (ne abbiamo parlato in occasione della decisione di trasferire la biblioteca di Ateneo) per il fatto di essere un quartiere-fantasma.
Si tratta di un'iniziativa che da tanto si aspettava a Trento, non solo per il fatto di catalizzare energie spesso lasciate alla buona volontà di singoli, incapaci di “fare massa”, ma anche per il forte segnale che si vuole lanciare: con l'arte si può -anche- mangiare. L'idea è che per uscire dalla presente stasi economica serva innanzitutto un risveglio intellettuale, reso possibile dall'investimento in cultura che consenta l'emersione di nuove figure professionali in questo campo. Le premesse sono buone, non resta che prendere parte…attiva!
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(C.A)