Festival Tabù: nel primo weekend in scena eutanasia, la Festa delle Fini e il Tunnel del Tabù

Continua la terza edizione di Festival Tabù. Il Festival del Teatro di Villazzano prodotto da Aps Fantasio che riunisce spettacoli teatrali, di danza e musicali, performance, eventi di incontro e talk informali attorno a un tema “tabù” ogni anno diverso. L’edizione 2024 riflette su “La fine come inizio” e indaga la fine come concetto espanso – la morte, la fine di una relazione, di una situazione o di un processo collettivo – e come opportunità per creare un nuovo inizio.

Il programma prosegue sabato 4 maggio alle ore 20.45 con “Love Lies Bleeding” della compagnia Phoebe Zeitgeist. Un testo dello scrittore e drammaturgo Don DeLillo che eplora il tema dell’eutanasia e del fine vita. “Love Lies Bleeding” è il nome inglese dell’amaranto, fiore associato all’immortalità o preposto al suo contrario: vigilare sul trapasso doloroso. Lo spettacolo riflette sul termine vita raccontando la storia di Alex, divenuto un “vegetale” dopo due ictus, e le reazioni del figlio, dell’ex moglie e della nuova compagna.

Domenica 5 maggio a partire dalle 16.00 gli spazi interni ed esterni del Teatro di Villazzano ospiteranno la “Festa delle fini”, un momento di ritrovo attorno a spettacoli, attività e appuntamenti artistici realizzati in collaborazione con artisti e realtà del territorio. Il pomeriggio inizia con lo “Swap Party” organizzato in collaborazione con l’associazione El Costurero, un modo sostenibile per dare nuova vita ad abiti in disuso: portando massimo 5 vestiti che non si usano più ma in buone condizioni si potrà portare a caso dei capi consegnati da altre persone, in ottica di economia circolare. Alle 16.00 inizia anche il momento “Open mic”, con un microfono a disposizione di chiunque voglia condividere i suoi pensieri sulla fine, sugli inizi e su come si cambia nel corso della vita, e l’installazione “Segreteria con l’adilà” di Manuela Fischietti della compagnia Rifiuti Speciali: un modo per lasciare un messaggio per qualcuno o qualcosa che abbiamo perso. Alle 17.30 avrà inizio il laboratorio a cura di Pokart, laboratorio artigianale che produce oggetti fatti a mano e in carta riciclata. Durante l’attività si imparerà a creare fogli di carta a partire da scarti. Alle 18.30 verrà inaugurata l’installazione fotografica “L’attimo”, un progetto di Fabio Cunego con foto di Tiziana Salvadori che rimarrà esposto alle intemperie, al sole e alla pioggia per tutta l’estate: una riflessione sul concetto di inizio, fine e cambiamento. Fine serata con la degustazione “Dove finisce il luppolo?” con spiegazione del processo di creazione della birra con i fondatori della birreria artigianale di Trento Foravia. Durante tutto l’evento dj set a cura di Lollo Punk.

Il 5 maggio sarà anche l’occasione per entrare per la prima volta nel “Tunnel del Tabù”, progetto artistico immersivo creato appositamente per questa edizione del Festival. Piccoli gruppi di spettatori e spettatrici (sono previsti due turni da 15 posti l’uno. Il Tunnel tornerà in replica l’8 maggio) potranno entrare nei luoghi più privati del Teatro di Villazzano, esplorando parti riservate ad artisti e tecnici, incontrando una serie di performance, installazioni, opere d’arte, momenti musicali e teatrali che riflettono sul tema della fine. Il progetto, curato dal direttore artistico del Festival Tabù e del Teatro di Villazzano Mirko Corradini, è ideato come un percorso emozionale alla scoperta delle diverse declinazioni del concetto di fine e invita chi lo percorre a vivere un’esperienza trasformativa.

Di seguito le specifiche degli eventi

LOVE LIES BLEEDING 4 maggio alle 20.45

di Don DeLillo, traduzione Alessandra Serra

Regia Giuseppe Isgrò

con Francesca Frigoli, Daniele Fedeli, Liliana Benini

Scena e Costumi Giovanni De Francesco, Edoardo Colandrea

Disegno e architettura del suono Stefano K Testa

con la consulenza di Shari DeLorian

Visuals Luca Intermite

Dramaturg Matteo Colombo

Cura del progetto Francesca Marianna Consonni

Assistente alla regia Giulia Dalle Rive

Uno spettacolo di Phoebe Zeitgeist, prodotto da Aps TeatroE con il sostegno di Silent Art Explorer

Quando termina la vita? O, meglio, quando è giusto che termini la vita? È questa la domanda attorno alla quale si snoda lo spettacolo Love-Lies-Bleeding che prende il titolo dal nome straordinariamente poetico dell’amaranto, fiore associato all’immortalità e dai poteri terapeutici. In una casa nel deserto sud-ovest degli Stati Uniti, Sean, Toinette e Lia sono stretti attorno ad Alex, divenuto un “vegetale” dopo due ictus. I personaggi dibattono intorno alla qualità minima della vita e alle volontà imperscrutabili di un corpo inerte.

LA FESTA DELLE FINI 5 maggio dalle 16.00

Le fini sono momenti per ripartire e rinascere ed è giusto consacrarle a dovere! Nasce così l’idea di un avvenimento per celebrare nuove strade che si aprono in orizzonti da esplorare, partendo da ciò che rimane. Varie attività proseguiranno fino a sera: swap party organizzato in collaborazione con l’associazione El Costurero, un modo sostenibile per dare nuova vita ad abiti in disuso; laboratorio a cura di Pokart, l’arte della carta piantabile-un’

alternativa di riciclo; inaugurazione installazione fotografica “L’ATTIMO” un progetto di Fabio Cunego, con foto di Tiziana Salvadori; degustazione “Dove finisce il luppolo?” con spiegazione del processo di creazione della birra con i ragazzi di Foravia; OPEN MIC libero per condividere e commemorare le proprie fini/inizi. Durante tutto l’evento dj set a cura di Lollo Punk.

L’ATTIMO 5 maggio 2024 ore 18.30 inaugurazione installazione fotografica “L’ATTIMO” dal 5 maggio 2024 in poi installazione fotografica visibile al pubblico in qualsiasi giorno e ora un progetto di Fabio Cunego con foto di Tiziana Salvadori

L’installazione sarà in esposizione fino a settembre, alla mercé delle intemperie delle stagioni come parte integrante del progetto che ci esorta a cogliere quell’attimo che, come nasce, finisce. TUNNEL DEL TABÙ

5 maggio 2024 ore 19.00 5 maggio 2024 ore 21.00 8 maggio 2024 ore 19.00 8 maggio 2024 ore 21.00

a cura di Mirko Corradini

“Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta.” — Thomas Stearns Eliot Un’esplorazione intima ed immersiva, disseminata di performance, installazioni, opere d’arte, momenti musicali e teatrali dove il viaggio nei meandri del teatro si fa trasporto attivo di sensazioni ed emozioni profonde. La stessa profondità che si intravede all’entrata di un tunnel e che porta con sé la promessa di una nuova rivelazione. [MAX 15 PERSONE – si consiglia prenotazione]

Il programma completo e sempre aggiornato del Teatro di Villazzano sarà disponibile su www.teatrodivillazzano.it

Per ulteriore materiale stampa scrivere alla seguente mail: fantasio@estroteatro.it