La leggenda si perde nella notte dei tempi: correva l'anno 355 quando la storia di San Vigilio, per gli amici all'epoca solamente “Vigilio”, iniziò. Di lui sa ben poco se non che nacque a Roma e da giovane si trasferì a Trento di cui, una volta terminati gli studi ecclesiastici, divenne vescovo. Durante il suo vescovato aveva una sola missione: evangelizzare quei barbari delle valli. Nella sua lotta si avvalse dell'aiuto di tre fidi alleati Sissinio, Alessandro e Martirio (forse il nome gli portò un po' di sfortuna). I tre, incaricati dal vescovo, si inoltrarono per la valle più dedita al frutto del peccato: la val di Non, ma i nonesi, si sa, non sono gente facile, e così terminò la vicenda di coloro che sono ricordati come i “Martiri della val di Non”. La storia finisce qui, ma non la leggerda. Parallelamente ai fatti realmente accaduti si diffuse la leggenda del “Bus de Vela”: si narra che il vescovo una volta si recò in val Rendena per una missione di evangelizzazione e che non fu accolto troppo bene. D'altronde quelli erano altri tempi, mica come adesso che si fa festa in tutto il paese per la visita del vescovo. Accadde che gli abitanti della valle lo presero a sassate e lui se la diede a gambe levate. Scappò fino a Cadine e fu lì che gli venne il colpo di genio: mise una mano nella roccia e ne aprì un varco, ancora oggi ben visibile, chiamato il “Bus de Vela”. Andando da Trento verso la valle dei laghi si attraversa un tratto di strada completamento racchiuso dalla roccia, quasi fosse un canyon, quello è il varco di cui parla la leggenda. Nella realtà pare invece che in val Rendena Vigilio morì, martire pure lui.
Trento ha intitolato la propria cattedrale a San Vigilio, così come a lui sono dedicate le Feste Vigiliane, quest'anno in programma dal 14 al 26 giugno (giorno di San Vigilio). Questa sera, sempre all'interno del calendiario delle Feste Vigiliane, la città di animerà con la “Magica Notta” durante la quella Trento assaporerà il profumo della vita notturna con musica e spettacoli in tutta la città fino alle 4.00 della mattina quando sarà servita la “colazione dei più..” in Piazza Duomo.
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