Ezio Mauro al Festival delle Resistenze

di Cristina Degli Agli

Domenica 25 settembre presso il tendone del Festival delle Resistenze  presente in Piazza Cesare Battisti, lex direttore di  La Stampa e Repubblica, Ezio Mauro, si è confrontato con il pubblico su Linformazione ai tempi di internet.

Un tema caldo ed attuale visto che il web ha contribuito a cambiare molti aspetti della vita, talvolta con miglioramenti a vantaggio degli utenti.

Durante la serata si è riflettuto sul valore della condivisione nel mondo del giornalismo. Riguardo a questo il giornalista piemontese ha affermato che per noi utenti è difficile vedere il web come avversario, in quanto stiamo vivendo un epoca di rivoluzione dove i giornali 2.0 stanno pian piano prendendo il sopravvento dal periodo del piombo delle tipografie. Bisogna ricordare che la rivoluzione è partita proprio da Ezio Mauro, infatti, il quotidiano che dirigeva (ndr Repubblica) è stato il primo ad essere on-line nel 1997.

Con internet si ha la possibilità di condividere e di poter reperire tutte le notizie,  proprio su questo il giornalista afferma che il sito corre per tutta la giornata, raccoglie il flusso delle informazioni.  A differenza di questo continua  Il giornale arriva ad un certo punto, trattiene alcune notizie e ne lascia scorrere delle altre. 

Giornale e web, sembrano avere per Ezio Mauro, dei significati ben precisi infatti, il web segue le regole del fiume (la capacità di portata e la velocità di percorrenza), dunque  dentro il web c’è tutto. Il giornale,  invece, sta con un piede dentro il flusso e segue il divenire della giornata mentre laltro piede è fuori. Con questa frase, il giornalista  ha voluto  evidenziare che con la carta stampata si  ha la possibilità di decidere quali notizie prendere in considerazione e quali non per arrivare, come ribadisce, ad una cattedrale di carta che contiene notizie che sono portatrici di senso, spiegando che la ricerca di senso è la ragione più alta al quale un giornalista può aspirare.

Internet ha sovvertito gli equilibri, afferma Mauro, non si parla di comunicazione verticale (una comunicazione autoritaria nei confronti dei clienti) ma si è arrivati ad una comunicazione orizzontale. Questultima apre al pluralismo  ed insieme alla presenza di molteplici fonti di comunicazione contribuisce alla creazione di una opinione pubblica consapevole. Con il giornalismo 2.0 si è arrivati ad ulteriori cambiamenti riguardanti il nostro stile di vita, per esempio a qualsiasi ora del giorno e con qualsiasi strumento tecnologico si può accedere ad internet ed arrivare ad una molteplicità di notizie.

Se da una parte Ezio Mauro ha elogiato linformazione 2.0, dallaltra ha evidenziato degli aspetti negativi come, ad esempio, la perdita di competenza da parte del giornalista (le 3 regole del giornalista, andare, guardare, raccontare, svaniscono sempre di più) e il cambiamento di visualizzazione delle notizie (sul web la gente trascorre più tempo a guardare le notizie che a leggere le singole storie).

Lincontro si è concluso con dei piccoli aneddoti riguardanti la sua carriera professionale e con le risposte a tutte le curiosità del pubblico che, con grande  interesse, ha seguito uno dei maggiori esponenti del giornalismo italiano moderno.