di Lorenza Giordani
Chi l’avrebbe mai detto che qualcuno sarebbe riuscito a distogliere dai libri alcuni studenti di giurisprudenza e a metterli zaino in spalla per cinque giorni? C’è riuscito il prof. Nicola Lugaresi, docente di diritto dell’ambiente, che è riuscito a spostare l’aula di lezione dai corridoi di via Verdi ai sentieri dell’Appennino tosco-emiliano.
L’idea nasce nel 2016, quando il prof. Lugaresi percorre in solitaria la via degli Dei, e si accorge che stava vedendo lì, sotto i suoi occhi, vive e reali, molte delle cose che insegna, senza l’astrazione del diritto; subito pensa a come potrebbe essere quel cammino accompagnato dai suoi studenti.
I 130 kilometri che separano Bologna da Firenze sono tanti, ma magari esistono studenti che non si lasciano spaventare dai numeri. Detto, fatto. Dopo un periodo di pubblicità del corso, ecco che 12 studenti, undici ragazze ed un ragazzo, vanno a formare un gruppo affiatato pronto all’avventura.
Il testo consigliato, oltre alla mappa, era un libro “non giuridico”, che però forniva una serie di spunti e riflessioni, anche di diritto, su ambiente, territorio, sostenibilità e tanto altro; si trattava del libro scritto da Wu Ming 2, Il sentiero degli Dei.
Addirittura, alla fine della prima tappa, l’autore, accettando immediatamente l’invito del professore, si è unito al gruppo a cena, parlando ai ragazzi e rispondendo alle loro domande.
Al di là dell’aspetto didattico, nel progetto del professore c’erano anche altri obiettivi: rivedere il rapporto tra studenti e docenti, attraverso la condivisione di un’esperienza non accademica; favorire la formazione di affiatamento tra il gruppo, in un ambiente diverso da quello competitivo e accademico; promuovere la responsabilizzazione degli studenti nell’organizzazione del percorso e nel prendere decisioni attraverso il dialogo; essere aperti all’interazione con chi si sarebbe incontrato lungo la strada.
Volete sapere se il prof. Lugaresi riproporrà il corso? Ascoltate la sua intervista alla voce di UniTN!