Dopo la chiusura preventiva dell'ennesimo locale "infastidente" e "rumoroso" e dopo la chiusura anticipata imposta a diversi locali nonostante l'alto e indubbio loro valore culturale (gli esempi non mancano, anche recentemente, tra i quali Cantinota, Cafè de la Paix ...)
dopo la proposta del sindaco Andreatta di "spostare" la vita notturna fuori dal centro storico,
dopo la continua e imperterrita volontà di frapporre muri e cancellate fra i residenti e la popolazione giovanile e studentesca,
Chiediamo all'Amministrazione comunale di impegnarsi a risolvere in modo costruttivo e con attenzione a tutte le parti in causa il problema della "vivibilità" del centro storico, in modo che questo non sia più solo un museo ma un luogo vivo, in cui, nel rispetto reciproco, vi sia posto per giovani e meno giovani di vivere la città.