Ma ad essere "cittadini del mondo", sempre con la valigia e pronti al decollo, ci si abitua o ci si nasce?
Quando si smette di vedere un confine come un limite, un muro che ferma il nostro viaggio e si inizia a considerarlo un punto di incontro? Nel caso di Federica Woelk, trentina che oggi vive a Bruxelles, la scelta è stata più che naturale...