Elezioni provinciali…. e gli universitari?

Prima di chiudere la pagina pensando “Ormai delle elezioni le ho sentite tutte!”, eccovi una statistica che probabilmente ancora non sapevate: delle 740 persone iscritte alle 23 liste presenti alle elezioni, solo 82 sono “giovani”: soltanto l’11%, cioè, è nata dal 1985 in avanti. Per quanto riguarda gli universitari la percentuale scende fino al 3% con 28 studenti sul totale

Siamo ormai assuefatti dalle varie frasi come “bisogna ricominciare dai giovani” o “il futuro appartiene ai giovani”. Dati alla mano sembra che, al contrario, questo futuro tardi ad arrivare visto lo scarso coinvolgimento degli “Under30” in un’attività che, più di molte altre, dovrebbe pensare al futuro del territorio e della popolazione che ci abiterà.

Scendiamo ancora di un livello. Non ci dobbiamo dimenticare del capoluogo: Trento, che è ormai assodato essere una città universitaria. Non c’è bisogno di spiegazioni su questo punto: il numero di studenti dell’Università degli Studi di Trento, paragonato alla grandezza dell’Ateneo e della città che la ospita, è senza ombra di dubbio intrascurabile. Ebbene, di quegli 82 “giovani” (sempre in senso statistico) sopra citati, il 34% sono studenti universitari.

Questa cifra mostra un aspetto un po’ più rincuorante: se da un lato ci sono poche giovani menti, dall’altro quelle che ci rappresentano come studenti universitari sono un buon terzo. Non male se pensiamo che la statistica è stata fatta considerando come “essere giovane” dal 1985 in su! Non per nulla gli interessi degli universitari nelle elezioni provinciali sono diversi e non trascurabili: trasporto pubblico (ingegneri e scienziati ne sanno qualcosa), sanità e così via.

Non è finita qui! Oltre ai dati generici abbiamo spulciato le coalizioni di ciascun candidato per dare un’occhiata a come sono distribiti gli studenti:

  1. Diego Mosna (Progetto Trentino, Fare Trentino, Autonomia 2020, Civica Trentina, Insieme per l'autonomia, Amministrare il Trentino) e Ugo Rossi (Ual, Riformisti per l'autonomia, PD, PATT, Italia dei Valori, Upt e Verdi) si spartiscono circa la metà degli studenti universitari con un 25% a coalizione.

  2. Alessandra Cloch (Associazione Fassa) e Maurizio Fugatti (Lega Nord) presentano, ciascuno, il 10% degli studenti.

  3. Ezio Casagranda (Rifondazione Comunista), Agostino Carollo ed Emilio Arisi (Sel) sono in terza posizione con il 7%.

  4. Filippo De Gasperi (Cinque Stelle) e Giacomo Bezzi (Forza Trentino) chiudono la classifica con il 3%.

  5. Fuori classifica Giuseppe Filippin (Mir) e Cristiano De Eccher (Fratelli d'Italia) per non aver presentato nemmeno uno studente.

Queste percentuali si riferiscono a quanti studenti universitari presenta ciascuna coalizione su tutti i 28 presenti. Non dobbiamo però farci ingannare dai numeri! I numeri di quanti studenti ha ciascuna lista sul totale degli iscritti racconta tutta un’altra storia. Ad esempio tra gli iscritti per Alessandra Cloch si contanto 3 studenti su 29 iscritti, quindi circa il 10%. Al contrario nelle coalizioni di Diego Mosna e Ugo Rossi ne troviamo 7 su circa 200 (più precisamente 193 il primo e 233 il secondo), quindi circa il 3%.

Tiriamo le somme: la presenza giovanile nella principale istituzione della provincia autonoma è senza ombra di dubbio scarna. Numeri e percentuali non saranno sicuramente lo specchio più fedele, ma ci dicono molto sulla filosofia delle liste, chi più chi meno, circa l’inserimento della gioventù.

Su questo punto non vogliamo esprimere giudizi, ma i panorami possibili non sono molti, anzi, si sviluppano in due sole direzioni: da un lato potremmo essere noi giovani a disinteressarci della vita politica, seppure si parli della politica più vicina a noi, e a non impegnarci per venire coinvolti; dall’altro, anche volendo, questa sorta di integrazione potrebbe non essere possibile a causa dell’altra faccia della politica, ovvero chi al potere c’è già.

N.B.: Tutti i dati grazie ai quali è stato possibile fare queste statistiche sono disponibili su elezioni-2013.provincia.tn.it e sulle edizioni dell’Adige delle settimane passate. Le percentuali sono state arrotondate per difetto.

(di Marco Martinoli, Alberto Gianera, Jessica Cologna. Foto Alberto Gianera)