Un nuovo studio dell’Università di Trento (recentemente pubblicato su NeuroImage) esplora le problematiche che riguardano i disturbi dell’umore degli adolescenti con metodologie innovative, al fine di facilitare la diagnosi precoce di queste problematiche. Il team di ricerca è coordinato da Alessandro Grecucci, professore di Neuroscienze affettive e cliniche al Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento.
I disturbi dell’umore, della personalità e quelli d’ansia possono avere un impatto sulle relazioni interpersonali e sociali di chi ne soffre, a partire dai primi anni dell’adolescenza in cui questi problemi di solito si manifestano. Riconoscerli per tempo e intervenire precocemente con una terapia mirata può limitare l’impatto di queste patologie sulla crescita e sulla vita futura dei pazienti.
Questa indagine getta nuova luce sulle anomalie funzionali e strutturali dei pazienti bipolari giovani.
I risultati. «Dal punto di vista clinico la comprensione di queste patologie nelle prime fasi dello sviluppo offre la possibilità di creare dei biomarcatori per avere una diagnosi in tempi brevi, e per sviluppare trattamenti mirati ed efficaci, basati per esempio sulla neuro stimolazione», spiega Alessandro Grecucci. «Prima il disturbo viene riconosciuto e trattato – prosegue – meno conseguenze ci saranno. A volte i pazienti arrivano a una diagnosi molto tardiva, dopo che hanno accumulato nella vita difficoltà, insuccessi scolastici, lavorativi, fallimenti interpersonali. Noi vogliamo battere sul tempo la patologia e arrivare a una diagnosi più accurata e veloce in modo da sviluppare trattamenti tempestivi».