Oggi, martedì 17, alle 14, i candidati rettore Stefano Zambelli e Paolo Collini saranno ospiti nei nostri studi per lo speciale di Sanbanews #direttarettore.
Un'occasione importante per parlare del futuro dell'ateneo, ma anche per portare le questioni che a noi studenti stanno più a cuore.
«La Trento universitaria ha tante facce, e un difficile equilibrio da trovare. Gli studenti che portano prestigio alla città, si aspettano di viverla appieno». Questo passaggio della docuinchiesta di Sanbaradio «Oltre la movida» inquadra bene la questione della mancanza di spazi adeguati ai bisogni degli studenti. Spazi per studiare, con la cronica insufficienza delle postazioni alla Biblioteca Centrale – situazione particolarmente grave nei fine settimana, quando il cosiddetto "Cial" è pressoché l'unico spazio aperto agli studenti, ma anche spazi per esprimersi, per sfogarsi e per divertirsi. Per vivere appieno un'esperienza, quella della vita universitaria, che incide in profondità sulla formazione della propria personalità. E che, quasi per definizione, deve essere "totalizzante". Per questo, sulla scia di quanto abbiamo fatto lo scorso novembre con l'allora rettrice Daria De Pretis, chiederemo ai candidati se, secondo loro, una valida offerta di occasioni di divertimento e di vita notturna può essere utile per aumentare l'attrattiva dell'università.
Sul piatto ci sono alcune questioni: dal migliore utilizzo degli spazi di Sanbapolis, da mettere sempre più a disposizione degli studenti, alla destinazione dell'area di TrentoFiere, che nel giro di pochi mesi dovrebbe passare all'università. Qui, secondo il candidato rettore Paolo Collini, dovrebbero trovare posto delle sale studio, degli spazi autogestiti dagli studenti ed uno spazio per la ristorazione, dove affiancare alla tradizionale mensa altre proposte da appaltare ai privati. L'altro candidato, Stefano Zambelli ha invece rimarcato l'urgenza di risolvere il problema degli spazi studio, attraverso l'apertura straordinaria degli spazi studio di alcuni dipartimenti anche al sabato e alla domenica (sulla scia di quanto sperimentato con il Foyer di Giurisprudenza). (B.D.)