Di che cosa ti vergogni?

“Di che cosa ti vergogni?”

Una produzione del Teatro Verticale.

Gli attori di “Indagine viva: siamo noi il Tabù” accogliono con questa semplice (e spiazzante) domanda i suoi aiutanti, ovvero il pubblico stesso. La provocazione è chiara, quella di mettersi alla prova, in discussione e di lasciarsi andare a questo spettacolo così com’è, nella sua unicità.

In questa serata, il teatro ampia i suoi orizzonti, il palco si allarga fino alla platea, gli attori interagiscono, parlano e coinvolgono direttamente il pubblico (che è pronto a farsi coinvolgere).

Proprio come promette il titolo, lo spettacolo è “un’indagine”, e in quanto tale ha inizio proprio a partire dalle risposte del pubblico, che vengono messe in scena grazie alla creatività e alle riflessioni degli attori e grazie all’energica conduzione di Carolina Calle Casanova. 

Il risultato?

Un pubblico coinvolto, pronto ad alzare la mano anche alle domande più provocatorie, ma anche pronto a silenzi carichi di pathos. Eh sì, perché lo scopo del festival non è solo quello di portare in scena argomenti “tabù” in maniera ironica, ma anche di far riflettere sulla sessualità, su come la cultura e la società ci impone di viverla.

Lo spettacolo continua con toni irriverenti ma non volgari, leggeri ma non superficiali, coinvolgendo sempre di più il pubblico verso un viaggio all’interno dei tabù sessuali.

Tra emozioni rappresentate su scale crescenti da 0 a 10, pose fotografiche improvvisate e interviste dirette, lo spettatore viene trasportato in questo mondo di sentimenti e emozioni senza tabù.

La cosa sorprendente?
Ogni rappresentazione è sempre diverse perché vive grazie ai suoi spettatori e come un’opera lo spettatore sente di aver fatto parte di qualcosa di irripetibile.

Spettacolo consigliato a tutti, senza limitazioni, grazie ai suoi attori Maria Vittoria Barrella, Gelsomina Bassetti, Carolina Calle Casanova, Manuela Fischietti, Alessio Kogoj, Marta Marchi, Settimio Petrucci, Clara Setti, Paolo Vicentini, Federico Vivaldi e Carolina Calle Casanova.