Vita di Radio – 01×04

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Vita di Radio
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Fa parte della serie

Nel quarto episodio Marco è alle prese con la riunione di staff della radio…

19:30 Sede di Sanbaradio

Le luci al neon danno un alone di irrealtà a tutto lo studio. Un po' come le parole di Alvatore appena pronunciate. C'è un silenzio assordante che coinvolge i ragazzi attorno alla scrivania dello Station Manager dal sorriso volpino. Solo che ora non sorride più, si è fatto più serio ed i suoi occhi azzurro chiaro sembrano trafiggere chiunque e qualunque cosa guardi.

Marco gli è proprio davanti. Perso nei suoi pensieri, fissa il tavolo di fronte zeppo di cavi, fogli e volantini. Istintivamente gli viene da sorridere, perché non ha mai visto quel tavolo pulito ed in ordine; tuttavia trattiene a freno la sua mente per non divagare e concentrarsi sulla Bomba che è stata rifilata a tutti loro. Si volta alla sua destra, dove su una sedia pieghevole si muove un poco agitata Francesca. Lei non ha ancora chiuso la bocca spalancata e presto sarebbe scoppiata a ridere. La risata muore in gola, interrotta da George ed il suo solito modo di schiarirsi la voce. Passa un’eternità prima che si sistemi il ciuffo biondo. “Cosa Salvatore?”

Si sente un respiro generale e la tensione sembra venire meno. Salvatore sospira e guarda nuovamente tutti uno a uno. “Sanbaradio chiude. O per essere precisi ha intenzione di cambiare e virare rotta” Altro lungo silenzio, intervallato da qualche colpo di tosse. Alla sinistra di Marco, Michela tortura un tappo di una penna. Come lei nessuno si aspettava una notizia del genere, quando quella stessa mattina hanno ricevuto un semplice messaggio: Riunione radio ore 19:30. Obbligatorio esserci!

Per stemperare l’atmosfera Salvatore sorride. “Siccome io e la Direttrice abbiamo fatto il nostro corso, e ora le nostre strade ci stanno portando a fare altro, è giusto che la Radio prosegua su un altro binario, ma soprattutto con nuovi soggetti”

Marco si muove quasi infastidito sulla sedia in feltro. Samuele e Bartolomeo sembrano due sfingi identiche ed opposte. Entrambi tengono le mani sulle cosce, lo sguardo rivolto al pavimento e non fanno il minimo movimento. I ragazzi delle 150 ore sembrano invece elettrizzati, i loro sguardi si illuminano complici alle parole di Salvatore, come se ne sapessero di più. 

“Ecco perché ho una proposta. Già in parte anticipata ai qui presenti Pol e Toni” indicando i due ragazzi al suo fianco. “Ma mi sembra giusto e doveroso farla a tutta la radio” Alle parole di Salvatore, Pol si sistema sul naso gli occhiali mentre Toni si gratta la testa, in una maniera così pacifica che nemmeno loro sembrano essere reali. 

Il cuore di Marco comincia a battere all’impazzata, prima o poi sarebbe morto d’infarto quasi sicuramente. Ora la sua attenzione si concentra sulle figure ai lati dello Station Manager, i quali cominciano a mettere sul tavolo marrone chiaro delle tabelle e vari fogli da compilare. 

Salvatore non fa attendere domande. “La radio sarà di proprietà di un’associazione di studenti” 
Subito a ruota Pol con un sorriso accattivante, allunga una penna sul primo foglio. “Allora ragazzi, Questi sono tutti i moduli che dobbiamo firmare e portare all’Opera per attivarci a costituirci. Penso che a tutti noi stia a cuore la sorte di Sanbaradio, no?” piccola pausa di enfatizzazione. “Va beh io ve la metto semplice. Grazie all’associazione potremmo continuare a fare Radio e Redazione come abbiamo sempre fatto, ma magari con dei collegamenti maggiori con l’università di Trento e una sede finalmente come si deve”

20:30 Sede di Sanbaradio

La luce che filtra dalle tende delle finestre manda un bagliore tenue e offuscato. Proprio come le idee dentro la testa di Marco. La riunione ha preso una piega abbastanza pesante e caotica. Dopo la prima incertezza iniziale, le domande e le proposte si sono accavallate senza un attimo di respiro. Quando invece la calma è tornata, le facce dei presenti sono simili a reduci di guerra, alcuni molto corruciati, altri ancora perplessi. Marco sta lì nel mezzo senza sapere bene cosa fare o meglio cosa dire. Solo Salvatore lo fissa intensamente. “E tu Marco cosa ne dici?”

Sorride timidamente. “Io in realtà non ci ho capito proprio nulla” 

La risata generale sembra stemperare tutta l’ansia. “So poche cose, sinceramente. La prima è che chi fa radio deve avere qualcosa da raccontare. La seconda è che quel qualcosa deve essere efficace ed accattivante. La terza è che ho una voglia matta di raccontarmi" Marco percorre con lo sguardo le storie che lo circondano e dentro di sé capisce il potenziale che sta dietro tutte quelle preoccupazioni, annuisce rivolto verso Salvatore. “Puoi spiegarmi in parole povere cosa dobbiamo fare?”

Voci:

  • Narratore: Davide Corraro
  • Marco: Lorenzo Caoduro
  • George: Nicola Pifferi
  • Salvatore: Michele Tesolin
  • Pol: Paolo Montagna

Regia: Nicola Pifferi

Testi: Lorenzo Caoduro