Una montagna per il Trento Film Festival

Svelati i primi dettagli sulla rassegna cinematografica che si terrà dal 1 al 9 maggio.

Una montagna, disegnata dall’illustratore portoghese Bernardo Carvalho, uno degli artisti emergenti più interessanti nel suo campo, sarà il simbolo del 63. Trento Film Festival. Questa è stata una delle principali anticipazioni riguardanti la prestigiosa rassegna cinematografica, ormai di ampio respiro internazionale, presentata ieri (mercoledì 18 febbraio) all’interno del palazzo Roccabruna di Trento, sede della Camera di Commercio. La direttrice della manifestazione, Luana Bisesti, dopo una serie di interventi introduttivi, ha svelato il logo ufficiale del festival, che raffigura una montagna ed allo stesso tempo un ecosistema montano e fa della cura e della dovizia dei particolari i suoi due principali punti di forza; l’immagine è un mosaico dalle mille tessere che può essere apprezzato solo dopo vari ed approfonditi esami, non certo ad una prima fugace occhiata, e propone una visione della natura, complessa e affascinante, che è cifra stilistica di tutto il lavoro dell’artista di Lisbona.

Bisesti ha poi presentato, assieme al responsabile del programma cinematografico Sergio Fant, le serate di apertura e chiusura della rassegna: il 63. Trento Film Festival si aprirà venerdì 1 maggio con la proiezione, all’Auditorium Santa Chiara, del film muto “Maciste alpino”, accompagnato dal jazzista Raffaele Casarano con il suo quartetto “Locomotive”, e si chiuderà sabato 9 maggio, al Supercinema Vittoria, con la prima mondiale del film “Vertigine bianca”, documentario ufficiale dei Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo del 1956, presentata in collaborazione con il Comitato Internazionale olimpico.

Fant ha infine introdotto la grande novità di quest’anno, la rassegna “Avvicinamenti”. Questa rassegna, pensata come un cammino di accompagnamento e introduzione al vero e proprio festival, si svolgerà ogni mercoledì, dal 4 marzo al 22 aprile. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Cinema Astra, il Dipartimento di Sociologia, l’Opera Universitaria e il CFSI (Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale), ha l’obiettivo di avvicinare ancora di più i giovani al Trento Film Festival, entrando quindi nel mondo universitario con una conseguente particolare attenzione alla scelta di film e tematiche di interesse per le specifiche aree di studio. Un segnale forte di apertura al mondo giovanile trentino, testimoniato dalla cura che è stata utilizzata nell’organizzazione di “Avvicinamenti”, che non fungerà solo da mero contorno, ma sarà una parte importante di questa kermesse.

 Al tavolo dei relatori erano presenti inoltre il presidente del festival Roberto De Martin, il presidente del Club Alpino Italiano Umberto Martini, l’assessore con delega per materie della Cultura, turismo e giovani del Comune di Trento Andrea Robol  e il consigliere comunale bolzanino Primo Schoensberg, in rappresentanza del sindaco Spagnolli, che hanno sottolineato l’importanza raggiunta dal Festival anche fuori dai confini trentini ed italiani, il suo forte legame col mondo della montagna ed il ruolo fondamentale che esso ha per il turismo, oltre che per la cultura, in Trentino.

(di Leonardo Tosi)