Torna CinemaZero!

di Giovanni Melchiori 

C’ è l’essenza dell’arte nel suo senso più ampio nelle proiezioni del Festival CinemaZERO, da giovedì 29 novembre a domenica 1 dicembre al Teatro Sanbàpolis di Trento. Un’arte, in questo caso cinematografica, legata esclusivamente al talento e alla creatività del suo autore, senza i vantaggi o il mecenatismo di una produzione importante, senza alcun tipo di appoggio  commerciale o industriale. Per il dodicesimo anno infatti il Festival CinemaZERO propone un programma composto esclusivamente da produzioni autoprodotte, artigianali e indipendenti, come il nome del festival suggerisce realizzate rigorosamente a costo zero. Una rassegna unica nel suo genere, che negli anni è cresciuta e si è consolidata con le proiezioni di opere di sicuro valore, come quelle protagoniste di questa edizione: su tutte “Zumiriki”, del regista basco Oskar Alegria, presentato quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia, e “Selfie” di Agostino Ferrente, che ha fatto molto discutere all’ultima Berlinale.

Oltre ai lungometraggi CinemaZERO propone la visione dei 16 migliori corti fra i 911 pervenuti da tutto il mondo per partecipare all’ormai ben noto concorso internazionale, capace di attrarre dei veri e propri gioielli della produzione cinematografica indipendente e a bassissimo costo.

Certo, fare cinema a spese minime non è mai stato così facile, visto lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni, ma, ha assicurato in sede di presentazione del Festival il suo curatore Guido Laino: “Nonostante le evoluzioni tecniche che oggi permettono ai registi di realizzare effetti visivi anche con programmi decisamente abbordabili ed impensabili dodici anni fa, lo spirito di CinemaZERO rimane sempre lo stesso: autonomo, iperindipendente, artigianale, eroico ed anche un po’ punk”.

Uno spirito che ha evidentementecontagiato anche i giovani protagonisti dell’altro concorso legato al Festival, dal titolo “SguardoZERO”, interessante opportunità che ha dato modo a sette filmmaker del territorio di realizzare altrettanti cortometraggi seguiti da una serie di esperti e professionisti. Le opere di entrambi i concorsi saranno ovviamente proiettate nelle quattro serate di Festival, tutte ad ingresso gratuito, quando saranno giudicate anche dal pubblico in sala. Oltre ai già citati Ferrente ed Alegria, che sarà anche ospite in sala per un momento di confronto con il pubblico durante la serata di apertura e di cui vedremo anche “La casa Emak Bakia”, sua opera prima,da segnalare nella giornata di domenica la proiezione di “Retour a Kotelnitch”, di Emmanuel Carrère, anche famoso scrittore, e nel pomeriggio di sabato “Final Cut: Ladies & Gentlemen”, incredibile mash-up realizzato attraverso montaggio di scene tratte da ben 451 film già esistenti dall’ungherese Gyorgy Palfi.

Il programma completo del Festival, compreso di proiezioni, momenti di incontro ed approfondimento ma anche dei deliziosi “Backstage spuntini”, è consultabile su www.festivalcinemazero.it, sulle omonime pagine social o su quelle del collettivo “il Funambolo”, organizzatore dell’evento.