Quattro chiacchiere con Claudio Sabelli Fioretti

Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro hanno presentato in Trentino, negli ultimi giorni di Dicembre, il libro Un giorno da pecora, omonimo della trasmissione di satira e cultura da loro condotta e in onda sulle frequenze di Radio2. (Ne avevamo parlato anche qui http://www.sanbaradio.it/content/tre-giorni-da-pecora).
 
Abbiamo colto l’occasione per intercettare Claudio Sabelli Fioretti, "l'anziano"  (come suole definirsi), e porgli alcune domande. Lui ci ha risposto con l’ironia di sempre.
 
Fine d'anno, inevitabile periodo di bilanci. Che anno è stato per l'Italia e per questa stagione di Un giorno da pecora?
 
Per l'Italia è stato un anno molto singolare durante il quale noi sosteniamo che la ragione si è presa un anno sabbatico. Per noi un anno stupendo. Ma siamo dei cittadini esemplari: avremmo preferito fosse stato il contrario.
 
Se dovesse immaginare un suo podio ideale quali sarebbero i personaggi incontrati quest'anno che l'hanno maggiormente colpita?
 
Clini, il precedente Ministro dell’ambiente, che ci ha detto che per risparmiare bisogna lavarsi le mutande ogni quattro giorni. L’onorevole Antonio Razzi, che ci ha detto di essere proprietà di Berlusconi e poi Antonio Ingroia, che ha accettato di fare tutta la puntata con le mani ammanettate.
 
Un giorno da pecora riprenderà a fine gennaio. Tutto pronto? Avete novità in serbo?
 
Tutto pronto ma le novità non si dicono, altrimenti che novità sarebbero?
 
Passiamo al libro. Come nasce l'idea di questa pubblicazione?  
 
Il libro è il tentativo di raccontare tutto quello che non si è sentito per radio. Sarà riuscito? C'è lo dovete dire voi.
 
Un giorno da pecora è anche online a questo link http://ungiornodapecora.blog.rai.it/ con un’ampia raccolta dei video migliori. 

foto: web

v. Clemente