Proclamazione o non proclamazione?

Se Parigi val bene una messa una laurea val bene una proclamazione, almeno dal punto di vita degli studenti. Evidentemente non sono dello stesso avviso i responsabili dell’Offerta Formativa della Facoltà che hanno affidato ad un’e mail di 4 righe, inviata venerdì pomeriggio cinque minuti prima di lasciare l’ufficio, la ferale notizia: basta proclamazioni per i laureati nei percorsi triennali di tutte le facoltà, a partire dal prossimo appello.

La conclusione del percorso di studi, già epurata in alcune facoltà dall’ “ingombrante” obbligo della discussione, è stata ulteriormente “alleggerita” per semplificare il lavoro degli uffici e, a quanto pare, tutelare l’ordine pubblico di Trento, pesantemente minacciato dalle tre mattinate di proclamazioni nel corso dell’anno. Le nuove celebrazioni saranno una, massimo due all’anno, con grandi cerimonie in piazza per i laureati di tutto l’ateneo, a distanza dal conseguimento del titolo. Basta dunque con i cori “Dottore dottore…” perché a partire da giugno le lauree arriveranno via posta. Alla modica cifra di euro70 per la stampa. Marcello Prada, referente dell’Offerta Formativa, ha inviato, dopo le proteste dei laureandi di Sociologia e Studi Internazionali che avevano la proclamazione prevista il 24 giugno , un’integrazione in cui è spiegato testualmente “si fa presente che le nuove regole rientrano nel processo di revisione dei regolamenti di Ateneo richiesto dal Rettore e approvato prima dai Dipartimenti e dal Senato Accademico integrato, al fine di ridefinire l'esame di prova finale come un qualsiasi altro esame di carriera da valutare in trentesimi, eliminando il momento della proclamazione introducendo come momento formale una cerimonia di Ateneo. Il calendario delle cerimonie verrà definito a breve e comunicato a tutti gli studenti in modo ufficiale e con le tempistiche necessarie per garantire l'organizzazione dell'evento sotto ogni punto di vista.

È fondamentale ricordare che la cerimonia non rappresenterà il momento del conseguimento titolo, gli studenti interessati vi parteciperanno già con lo status di laureato.
Il conseguimento del titolo avverrà infatti d'ufficio e coinciderà come data registrata in carriera con le giornate previste per le prove finali e pubblicate sui siti dei dipartimenti. Nel caso di Sociologia e Ricerca Sociale, per il corrente anno accademico, le date di prova finale coincideranno con le date di proclamazione previste per le magistrali. La prima data è definita per il 24 giugno senza la partecipazione fisica dei triennalisti che si vedranno assegnato il titolo d'ufficio a seguito della verifica della carriera e con assegnazione del voto di laurea come previsto dal nuovo regolamento. Oltre al venir meno del momento di proclamazione cambiano solo le tempistiche di consegna degli elaborati e il termine ultimo per il sostenimento degli esami. Le ulteriori novità previste dal nuovo regolamento, compresa la dematerializzazione dell’iscrizione alla prova finale, entreranno a regime contestualmente agli altri regolamenti di Ateneo con decreto rettorale e con comunicazione di Ateneo. Sempre nell’ottica di garantite il servizio ai laureandi del 24 giugno avevamo ipotizzato di inviare la pergamena direttamente alla residenza senza dover attendere la cerimonia di Ateneo considerato che siete i primi a cui viene applicato il nuovo regolamento.”

Dalla prossima sessione cambiano anche tempi e modi di consegna della tesi, che tesi non sarà più: sarà considerata come un esame, e sarà possibile consegnarla fino a 15 giorni prima delle date di attribuzione del titolo. Sarà possibile dare esami fino a tre giorni prima.

(di Liviana Concin)