Martin Kippenberger e Maria Lassnig insieme al Museion

di Miriam Viscusi

Il corpo umano come elemento centrale nella rappresentazione artistica: questo è l'elemento comune fra Maria Lassnig e Martin Kippenberger, sul quale ruota la mostra Body Check inaugurata mercoledì scorso e aperta fino al 6 maggio al Museion.

La mostra, curata da Veit Loers, accosta due figure che hanno vissuto periodi e luoghi diversi, non incontrandosi mai. Kippenberger, nato a Dortmund nel 1973 e scomparso a Vienna nel 1973, condvide con la Lassnig, austriaca (Kappel am Kappfeld 1919- Vienna 2004), l'attenzione al corpo umano. Entrambi hanno usato nella pittura, con un linguaggio astratto, l'immagine del corpo umano per veicolare messaggi o per rappresentare dei conflitti. Gli elementi comuni: il corpo deformato, decomposto e decostruito. Il corpo come un'espressione violenta sia del mondo fuori che di se stessi, metafora della società e dei suoi conflitti, oppure dei contrasti interiori e personali. Infine, un elemento teatrale e tragico.

Attraverso i dipinti, i disegni, i video e le istallazioni, si percepiscono comunque anche i due diversi approcci nei confronti del corpo: quello femminista e introverso della Lassing e quello più grottesco di Kippenberger. Grazie alla presenza di riferimenti storici e psicoanalitici, la mostra permette infine di comprendere anche il contesto in cui i lavori sono stati pensati.

 

Body Check, Museion, fino al 6 maggio 2018

Dal martedi alla domenica 10-18

Giovedi 10-22 (ingresso gratuito dalle 18 e visite guidate dalle 19)

Ingresso: 7 euro, ridotto 3,50