L’Utopia ha ancora un futuro?

Intervento del celebre filosofo Bauman sull'opera di More.

Leonardo Tosi

Torna “Utopia 500”, torna Zygmunt Bauman. Domani, domenica 31 gennaio, il grande sociologo e filosofo sarà nuovamente a Trento, dopo le passate partecipazioni al Festival dell'Economia, per un intervento dal titolo “L'utopia del futuro dell'utopia”, riflessione sulla famosissima opera di Thomas More, nell'anno del suo cinquecentesimo anniversario di pubblicazione.

Il dialogo tra il filosofo di Poznan e Riccardo Mazzeo, suo coautore, sarà un tentativo di dare nuova linfa al concetto di utopia, di ridare vita al sogno di cooperazione umana del filosofo inglese, colpito al cuore e infranto dagli eventi della storia moderna e contemporanea.

L'incontro, che si terrà presso la Sala della Cooperazione di via Segantini, alle ore 11 (la sala sarà aperta dalle ore 10, non sarà possibile la prenotazione di posti a sedere), si inserisce nel progetto “Utopia 500 – Cercando una società più giusta”, organizzato dalla casa editrice “Il Margine” e dalla Provincia di Trento, con la partecipazione di svariati enti culturali trentini. In occasione del cinquecentesimo anniversario della pubblicazione di “Utopia”, Il Margine ha dato alle stampe una nuova edizione dell'opera, tradotta dal latino da Maria Lia Guardini, con un'introduzione di Francesco Ghia, professore di filosofia dell'Università di Trento.

Accompagnerà questa pubblicazione un intenso programma annuale, con lezioni, convegni, dialoghi, proposte teatrali e musicali in tutto il Trentino. La rassegna è stata inaugurata domenica 17 gennaio dalla conferenza del filosofo Miguel Benasayag al MUSE, accompagnata dalla lettura di alcuni passi dell'opera di More, proposti da pubblici amministratori trentini.