L’ipnotico Conte Dracula di Sergio Rubini

Fino a domenica 12 gennaio al Teatro Sociale uno spettacolo assolutamente da non perdere

di Elisabetta Melchiori

Il sipario si è aperto alle otto e trenta in punto, ma non sul palco, bensì in una delle loggette laterali, per partire subito con un inizio a dir poco sorprendente messo in scena dalla compagnia Emit Flesti. Nei minuti che precedono lo spettacolo infatti, sempre all'interno del teatro, si rompe il ghiaccio con una piccola piece teatrale della durata di otto minuti circa, utile ad introdurre l'opera vera e propria, che anche grazie ad una recitazione ironica e sciolta ha fatto immediatamente scivolare il pubblico nella Londra di fine Ottocento

Ed è proprio da qui che inizia l'insolita avventura del giovane avvocato londinese Jonathan Harker, inviato in Transilvania per stipulare l'acquisto di una casa in città da parte di un misterioso aristocratico: il Conte Dracula. Il terrore e l'angoscia della sua missione nell'est Europa lo seguiranno però anche al suo ritorno in inghilterra, in una lotta per la sopravvivenza senza fine, rappresentazione dell'eterno conflitto tra il bene e il male, che riesce a risolversi solamente attraverso l'ipnosi e lo studio della psiche. E' per mettere la parola fine a tutto ciò che Jonathan Harker, sua moglie, il dottor Van Helsing e uno psichiatra londinese intraprendono un viaggio pieno di insidie che li condurrà nuovamente in Transilvania al castello di Dracula. Un'oscura ambientazione magistralmente ricreata attraverso giochi di luce coinvolgenti che si contrappongono alla brillante recitazione di un cast di primissimo livello, in cui spiccano i volti noti al grande pubblico di Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio: il risultato è uno spettacolo riuscitissimo ed ipnotico, assolutamente da vedere, che, al contrario delle forse troppe libere interpretazioni (ultima quella firmata Netflix), riporta sul palcoscenico l'opera originale del grande scrittore, oltre che appassionatissimo uomo di teatro, Bram Stoker.

La Grande Prosa del Centro Culturale Santa Chiara di Trento prosegue già il 15 gennaio prossimo con la rappresentazione di "Anna dei Miracoli" e, il weekend successivo sempre al Taetro Sociale, con un altro appuntamento da non perdere: "La Classe", che dal testo di Vincenzo Manna mette in scena uno spettacolo civile decisamente interessante, la storia di una classe composta da sei ragazzi sospesi per violazioni disciplinari, che ci aiuterà ad imparare a guardare alla diversità con curiosità e non con pregiudizio, togliendo il peso delle barriere, per interpretare con una nuova consapevolezza la complessità della società contemporanea.

 

foto Filippo Manzini