Le Universiadi sbarcano a Roma

Nella sede del CONI si è svolta la conferenza stampa per presentare l'Universiade Trentino 2013 al mondo

Roma – sala d'Onore Coni

L'aria che si respira in sala d'Onore è frizzante, l'entusiasmo alle stelle. Mancano pochi minuti per l'inizio della conferenza stampa che presenterà in anteprima le Universiadi targate Trentino 2013. A fare gli onori di casa, prendendo parola per primo, è Giovanni Malagò, presidente del CONI, il quale non lesina complimenti alla terra trentina ostentando anche una fiducia "ben riposta" nelle capacità della Provincia di gestire al meglio il grande evento, come d'altronde hanno dimostrato i recenti mondiali di sci nordico in Val di Fiemme che “hanno fatto fare all'Italia una bellissima figura!”. La parola passa al presidente CUSI, Leonardo Coiana, il quale tiene a sottolineare di aver accettato la sfida -nonostante il periodo di crisi- perché crede nella filosofia secondo cui lo sport è anche cultura e l'augurio è che questo evento di grande risonanza “possa spingere lo sport nella scuola, a tutti i livelli”. Ma è Sergio Anesi il protagonista assoluto quest'oggi. Omaggiato dallo stesso Malagò, che dice di essersene “innamorato”, Anesi presidente del Comitato organizzatore, affiancato dal segretario Filippo Bazzanella e da un team di 130 persone (di cui 27 neolaureati al primo impiego) sembra davvero aver fatto miracoli, sfidando persino le leggi del tempo. L'anomalia di queste Universiadi infatti è l'essere state organizzate in un anno e mezzo quando normalmente se ne richiedono cinque o sei. Secondo lo stesso Anesi il poco tempo a disposizione ha rappresentato la vera difficoltà, più che non l'aver operato in tempi di spending review. Ma l'impossibile è stato reso possibile grazie alla sinergia dispiegata da tutte le forze presenti sul territorio (comitati, federazioni, valli..) e alle tante professionalità esperte che hanno collaborato. Lo sforzo “enorme” per quella che definisce “un'impresa titanica” viene oggi ripagato da un record di partecipazione: ben 3600 atleti provenienti da quasi 60 nazioni diverse. Numeri che superano ogni più rosea aspettativa. Si passa poi al grande tema di queste universiadi: innovazione attraverso lo sport. Lo illustra il vicepresidente del Comitato, Paolo Bouquet, professore Unitn che si occupa di Trasferimento tecnologico. Nelle giornate 9 e 10 dicembre si terrà a Rovereto una conferenza internazionale, promossa dall'Università, dal titolo “University Sport: inspiring innovation” in cui si daranno appuntamento ricercatori e studenti di tutto il mondo per approfondire il tema dello sport lungo tre direttive: ricerca, formazione e mercato del lavoro. Molte le possibilità offerte da questo settore soprattutto nella green economy e nel mondo delle start up che si traducono in termini di occupazione giovanile e competitività internazionale. Due modi per fronteggiare la crisi. Lo sottolinea anche la rettrice dell'Università di Trento Daria de Pretis, secondo cui il legame col mondo del lavoro è da considerare la terza grande missione dell'università, oltre a ricerca e innovazione. A chiudere la conferenza sono il sindaco di Trento A. Andreatta, il cui augurio è che queste Universiadi vengano vissute come giorni di grande festa e come un messaggio di pace nel mondo e il Presidente della Provincia A. Pacher che ribadisce come il Trentino sia il luogo ideale per ospitare un simile evento grazie alla sua tradizionale accoglienza ed alla posizione strategica di cerniera tra l'Italia e la Mitteleuropa. Ma il momento più atteso è quello dello svelamento della torcia, un gioiello di tecnologica, realizzata con materiali innovativi e sostenibili (l'Universiade sarà un evento a “emissioni zero”!) da un gruppo di ricercatori coordinati dal professor Stefano Rossi del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Trento. E la sorpresa non è finita perché Anesi rivela in prima assoluta che la torcia partirà da Roma dalle mani di una celebrità un po' particolare, stiamo parlando di Papa Francesco. Come potete intuire sarà un'edizione piena di colpi di scena.

C.A