Le sfide del Climathon 2019

il 25 e 26 ottobre, si terrà a Rovereto la maratona ambientale Climathon

di Giulia Leccese

Sulla scottante tematica ambientale, è stavolta Rovereto a farsi portavoce del cambiamento e a lanciare la sfida, affiancata da oltre 100 città in tutto il mondo, inserite all’interno del progetto «Climathon» di quest’anno. Questa maratona mondiale di 24 ore, dedicata all'ideazione e allo sviluppo di soluzioni innovative per aiutare le città a combattere i cambiamenti climatici, avrà luogo durante le due giornate del 25 e 26 ottobre presso il Progetto Manifattura.

Le sfide, in realtà sono ben due: incrementare la raccolta di piccoli RAEE domestici (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) nella città di Rovereto e sul territorio trentino, ed incoraggiare la creazione di una piccola comunità di riparatori elettronici di AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche) in Trentino.
Due sono dunque le parole-chiave: riparazione, donare cioè una seconda vita agli AEE, e smaltimento, per cui ciò che non si aggiusta, va smaltito correttamente. Ma come?

A porre queste spinose e dibattute questioni sono FBK – insieme a HIT-Hub Innovazione Trentino, fondazione che ha per oggetto l’attività di catalizzazione e scouting di innovazione e trasferimento tecnologico per il territorio della nostra regione e EIT Climate KIC, il quale scopo è quello di riunire tutte le organizzazioni che rispondono alla sfida dei cambiamenti climatici attraverso creatività ed ingegno, in collaborazione, oltre che con il sostegno del Comune di Rovereto, con realtà quali Dolomiti Ambiente, Ecodom, Green Idea, Progetto Manifattura, Trentino Trasporti, Trentino Sviluppo e Dedagroup.

A raccogliere la sfida come attivi protagonisti dell’hackathon, studenti ed esperti con competenze multidisciplinari; e così, Informatici, imprenditori, studenti, cittadini e policy maker, aiutati da esperti del settore, collaboreranno gomito a gomito in piccoli team per ideare nuove proposte e soluzioni “amiche del clima” per la raccolta e la corretta gestione di AEE e RAEE, sia partendo da zero, che presentando progetti già avviati.

Per evitare quindi che i rifiuti elettrici ed elettronici, non soltanto rappresentino un problema per il nostro ecosistema, ma anche uno spreco di opportunità e valore, Milena Bigatto, education officer di HIT, spiega che “i team saranno chiamati da un lato a sviluppare azioni e soluzioni che stimolino la comunità trentina a riciclare correttamente i propri oggetti elettrici ed elettronici e a tirare fuori dai cassetti o dalle cantine vecchi smartphone e piccoli elettrodomestici conferendoli agli appositi centri di raccolta per recuperare materiali e componenti; dall’altro a immaginare come sia possibile creare una comunità di riparatori locali capace di allungare la vita di quegli oggetti non funzionanti che altrimenti sarebbero sostituiti con nuovi modelli diventando essi stessi rifiuti”.

Oltre alla soddisfazione di mettersi in gioco per contribuire ad ideare qualcosa di utile per l’ambiente e per il pianeta, per i team la possibilità di aggiudicarsi i premi messi a disposizione dai sostenitori dell’iniziativa.

Le iscrizioni sono gratuite previa iscrizione online.

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