Le elezioni americane viste dalla Francia

Hanno ragione gli americani quando gioiscono del fatto di diventare, ancora una volta, il centro dell'universo il primo martedì di novembre.

La Francia segue con costanza già da molti giorni l'evoluzione della campagna elettorale americana. Speciali televisivi sull'America profonda, sui disillusi, su quelli che andranno a votare per la prima volta, su quelli che “nessuno mantiene le promesse”. Un forte spazio è stato dato agli effetti che l'uragano Sandy potrà avere sul risultato elettorale. L'editoriale de Le Figaro, nel suo inserto del week-end, ha sottolineato come la buona gestione della crisi da parte di Obama abbia influenzato positivamente i sondaggi.

Oggi i principali giornali nazionali riportano le notizie sulle elezioni americane in prima pagina. Le Monde lo fa con un editoriale dal titolo: “La costanza Obama, l'incognita Romeny”, in cui si sottolineano le diverse filosofie che i due sfidanti seguono. Non poteva mancare l'utilissimo, e sempre presente, specchietto, che spiega in breve il sistema elettorale americano.

In generale, i francesi sembrano essere pro-Obama e la mia “famiglia campione”, non fa differenza. “Si Romney gagne, on pleurera beaucoup”, ha sentenziato la mamma". (Se vince Romney, ci sarà da piangere)

 

I risultati del mio personale poll fra gli americani che ho incontrato:

numero totale: 7, campione per nulla rappresentativo;

voti per Obama: 4 voti;

voti per Romney: 2 voti;

astenuti: 1 voto.

 

I grandi canali si preparano a “10 heure de direct”, con inviati speciali in diversi stati e opinionisti. Chissà chi starà sveglio fino a notte fonda e chi invece, come la sottoscritta, farà sogni tranquilli e scoprirà i risultati con il caffè del mattino.

Bonne courage à tous!

alessia

[Fonte immagine: http://nbrichs.blogspot.fr/2012/10/american-elections.html]