La Guerra di Tina: ho sognato il mondo sopra un treno

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La Guerra di Tina: ho sognato il mondo sopra un treno
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Fa parte della serie

di Cristina Degli Agli

Raccontare e rielaborare le antiche vicende delle donne internate per motivi politici, durante la Grande Guerra, attraverso le parole di un solo personaggio, Tina.

Ai microfoni di Burro d'Arachidi, Andrea Casna, ideatore e consulente storico dello spettacolo, e Maria Vittoria Barrella, attrice.

Come si è sviluppato lo spettacolo “La guerra di Tina?”
 
A.C.:Lo spettacolo è nato per caso, leggendo alcune memorie sulle donne trentine internate per motivi politici (durante la Prima Guerra Mondiale). Insieme a Maria Vittoria Barrella abbiamo deciso di mettere in scena uno spettacolo teatrale, un monologo incentrato sulla vicenda delle donne trentine durante la Grande Guerra. E’ partita poi tutta la ricerca storica: la guerra del 14 – 18, non dal punto di vista degli uomini, quindi dei soldati e dei militari, ma dal punto di vista dei civili, in particolare analizzando la figura delle donne.
 

Non si raccontano guerre e conflitti ma si parla di donne. Quelle donne che hanno vissuto in maniera diversa la Grande Guerra. Protagonista del monologo, Tina, chi è? 

M.V.B.: Tina è una personaggio nato dalla raccolta di materiale storico di Andrea Casna e sviluppata insieme al drammaturgo, Renato Barrella. Un personaggio che rappresenta tutte le donne, parla di prigionia con ironia e leggerezza, tipica del personaggio e dell’età di Tina (è una giovane donna che poi crescerà durante lo spettacolo).Tina crescerà grazie al contatto costante con il pubblico. Quest’ultimo la seguirà per tutto il monologo, in tutti i suoi ragionamenti, riuscendo a scardinarsi da tutti i concetti di prigionia, sia quelli effettivi sia da quelli femminili. 

Un’altra lettura è stata data grazie alla regia di Maura Pettorruso, che ha aggiunto un percorso interno del personaggio, che poi viene captato dal pubblico. 

 
Per prepararvi siete andati a vIsitare i luoghi trentini, setting della Grande guerra.

A.C.: Sì. Per i nostri “pellegrinaggi” sui luoghi della memoria ringrazio Davide Allegri, ricercatore storico presso l’Università di Trento. La principale uscita che abbiamo fatto è stata sul Pasubio, in particolare sul dente austriaco ed italiano, una delle aree più significative del primo conflitto mondiale. Successivamente abbiamo visitato la zona dei Forti di Lavarone e Luserna. Questo perché? Perché, sì, la storia è incentrata esclusivamente sulle donne, ma nello spettacolo, Tina racconta un po’ quello che è la guerra di trincea.

 

Uno spettacolo dove il pubblico rivive la storia ma stimola anche la riflessione. Come ha detto Maria Vittoria: "Ci sono due piani di interazione con il pubblico: il primo è l’osservazione il secondo è quello di “abbattere il muro della narrazione” , andando quindi più in profondità".

Il monologo viene proposto anche ai giovani studenti, con diversi interventi nelle classi. 

Il prossimo appuntamento con lo spettacolo teatrale è in programmazione per mercoledì 8 marzo, alle ore 20:45, presso il Teatro Comunale di Aldeno.