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1300km a piedi per salvare la foresta amazzonica

di Margherita Marzari

Cinque tonnellate sono la quantità di CO2 che un solo ettaro di foresta riesce ad assorbire in un anno. Nello stesso arco di tempo è inoltre in grado di fornire ossigeno sufficiente per 36 persone. Letti senza termini di paragone, senza strumenti che ci aiutino a comprenderli, sembrano numeri alti, dati buoni. La prospettiva si ribalta se aggiungiamo che ogni anno vengono persi 13.000.000 di ettari di foresta e che solamente nel 2014 sono stati prodotti 9 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, quantità troppo elevata per essere completamente assorbita. Le persone che riceverebbero ossigeno dalle porzioni di foresta che un po’ alla volta ci abbandonano equivarrebbero a circa mezzo milione, contro i 711 milioni di abitanti della sola Europa.

L’aumento di frequenza di catastrofi naturali porta a conseguenze difficilmente gestibili, come la deforestazione e l’innalzamento dei livelli di CO2, che mettono in serio pericola la vita del nostro pianeta e il futuro delle prossime generazioni, che saranno chiamate a pagare per l’ignoranza attuale.

La battaglia di Lorenzo Franceschini, un ragazzo trentino che ha particolarmente a cuore la salvaguardia del nostro pianeta, è proprio quella di dare il via a una raccolta di fondi che saranno devoluti all’associazione Rainforest Foundation UK e serviranno per la salvaguardia della foresta amazzonica brasiliana.

A sostegno della causa si cimenterà in prima persona in un’impresa che lo vedrà a stretto rapporto con la natura e con il territorio. Il suo obiettivo è infatti quello di attraversare a piedi l’isola del sud della Nuova Zelanda, lungo il percorso Te Araroa, per un totale di 1300km in due mesi. La partenza è prevista per metà ottobre e il suo invito è quello di spargere la voce, di seguirlo attraverso i social (www.facebook.com/franfefontheteararoa) ma soprattutto quello di donare il vostro contributo, che arriverà in maniera diretta all’organizzazione, attraverso la pagina web www.justgiving.com/franfef.

Per citare Lorenzo, vi invitiamo a “notare l’elefante nella stanza, e prendere atto del fatto che non può più essere ignorato”, un piccolo aiuto da ognuno può permettere di raggiungere insieme un obiettivo difficile ma non impossibile.