Il grido della Terra per sovrastare il cinguettio quotidiano

La nuova iniziativa de Il Gioco degli Specchi.

Leonardo Tosi

La terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia. In molti luoghi del pianeta, gli anziani ricordano con nostalgia i paesaggi d’altri tempi, che ora appaiono sommersi da spazzatura. […] Molte volte si prendono misure solo quando si sono prodotti effetti irreversibili per la salute delle persone.”

Queste sono alcune delle parole che Papa Francesco utilizza, nella sua seconda enciclica “Laudato sì”, per descrivere la situazione ormai critica del nostro pianeta, disprezzato e calpestato, trattato con estrema noncuranza proprio da chi dovrebbe essere più interessato a salvaguardarlo e a far sì che si preservi nel tempo. L'uomo, accecato dai suoi interessi e intrappolato nel vortice frenetico che è diventata la sua vita, non solo non presta più attenzione alla sua salute e a quella della natura che lo circonda, ma non riesce nemmeno a sentire il grido di dolore innalzato dalla Terra, sempre più in difficoltà.

Sono proprio questa enciclica e questo accorato messaggio d'aiuto ad ispirare la nuova iniziativa del Il Gioco degli Specchi, dall'emblematico titolo “Un grido, non un tweet”. L'associazione culturale, impegnata ormai da molto tempo sul territorio nel tentativo di valorizzare la dignità della persona umana, le potenzialità positive dei fenomeni migratori e di sensibilizzare sulle delicate problematiche del nostro tempo, invita chiunque sia disposto ad un atto gratuito d'amore per l'ambiente a mandare uno slogan, non più lungo di 140 caratteri, per riflettere sulla crisi dei nostri tempi.

Per partecipare al progetto sarà necessario inviare il proprio messaggio all'indirizzo info@ilgiocodeglispecchi.org, entro il 21 maggio 2016. Gli slogan ricevuti saranno pubblicati sul sito de Il Gioco degli Specchi con il nome degli autori, se gli stessi lo consentiranno, mentre una selezione di messaggi sarà esposta, assieme a testi significativi sull'argomento, nelle vetrine dei negozi di Trento.

All'iniziativa, parte del progetto “Il rifiuto della Terra, Ambiente devastato e migrazioni”, organizzato con Amnesty International Trento, ATAS Onlus, In Medias Res, Ingegneria Senza Frontiere Trento, Yaku e Associazione 46° parallelo, collaborano Radio Trentino in Blu, Vita Trentina, Sanbaradio Trento e Libreria Universitaria Drake.