Europe. Notizie e informazioni dall’Unione Europea in collaborazione con Europe direct Trentino

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Emergenza profughi. Il massiccio flusso migratorio dai paesi dell’Africa settentrionale ha fin da subito gravato particolarmente su alcuni Strati membri, in primis Italia e Malta, costretti ad un notevole e crescente sforzo. FRONTEX, l’Agenzia europea creata per garantire la sicurezza ai confini esterni dell’Unione, ha lanciato l’operazione Hermes per assistere le autorità italiane nella gestione del flusso di migranti dal nord Africa, la maggior parte dei quali sono arrivati a Lampedusa; questa missione è stata lanciata il 20 febbraio 2011, solo quattro giorni dopo che Bruxelles ha ricevuto la richiesta ufficiale dalle autorità italiane. La missione proseguirà fino a quando sarà necessario e a tal fine la Commissione sta provvedendo a rimpinguare il budget 2011 di FRONTEX con ulteriori 30 milioni di euro. Nel frattempo EUROPOL, l’ufficio di polizia dell’UE, ha dislocato in Italia un team di esperti per aiutare le nostre autorità nel prevenire e nel combattere possibili crimini legati al traffico di esseri umani.

 

Energia. Dopo il disastro di Fushima il dibattito sul nucleare è tornato ad essere acceso in Europa. Gli ultimi dati forniti dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, aggiornati al gennaio scorso, ci dicono che il nucleare fornisce il 27,78% dell’energia prodotta nell’UE. 14 sono gli Stati membri che hanno scelto l’opzione nucleare, per un totale di 143 centrali in funzione. La Francia è il paese che ne detiene il numero più alto, 58, seguita da Regno Unito (19), Germania (17), Svezia (10), Spagna (8), Belgio (7), Repubblica Ceca (6), Finlandia, Slovacchia e Ungheria (4), Bulgaria, Lituania e Romania (2) e infine Olanda e Slovenia con una centrale ciascuno. Italia e Polonia stanno pianificanto la costruzione futura di centrali nucleari. In Italia proprio su questo tema si terrà un referendum il prossimo 12 giugno.

 

L’unione europea si conferma il maggiore donatore mondiale contribunendo per oltre la metà all’aiuto pubblico globale. Rispetto al 2009, l’aiuto è aumentato di circa 4,5 miliardi di euro, toccando quota 53,8 miliardi di euro. Complessivamente, l’aiuto dell’UE rappresenta lo 0,43% del reddito nazionale lordo dell’UE, ancora lontano dall’ambizioso obiettivo dello 0,7% entro il 2015 e molto al di sotto dell’obiettivo 2010, per cui l’Ue si era impegnata a stanziare lo 0,56% del reddito nazionale lordo in aiuti.

 

Parliamo ancora in di energia ma in questo caso di prezzi e regolamenti. Nei giorni scorsi la Commissione europea ha invitato formalmente l’Italia, la Polonia e la Romania a conformarealle norme dell’Unione europea le rispettive legislazioni nazionali in materia di prezzi regolamentati dell’energia praticati agli utilizzatori finali. La normativa dell’Unione europea sul mercato interno dell’energia stabilisce che i prezzi devono essere fissati sulla base della domanda e dell’offerta. Al contrario, i prezzi per gli utilizzatori finali fissati dallo Stato ostacolano l’ingresso sul mercato di nuovi operatori e privano i consumatori e le imprese della possibilità di scegliere il servizio migliore disponibile sul mercato. La Commissione ha deciso pertanto di inviare un parere motivato ai tre Stati membri. Qualora gli Stati membri non ottemperino ai loro obblighi giuridici entro due mesi, la Commissione potrà deferirli alla Corte di giustizia.