Ecopoli VS Metropoli

Confronto sullo sviluppo e la sostenibilità

Se quando sentiamo la parola Metropoli tutti abbiamo in mente delle città piene di cemento e grattacieli, quelle megalopoli in cui le persone vanno sempre di fretta e i rapporti umani sono quasi annullati, quando invece si parla di Ecopoli nessuno ha effettivamente ben chiaro di cosa si sta concretamente parlando.

Una “Ecopoli” va alla ricerca di qualcosa che secondo alcuni può essere già passato o peggio che si è già realizzato, come un nuovo equilibrio tra città e campagna, tra territorio e mobilità ripensando di fatto alle infrastrutture quotidiane in un modo totalmente innovativo e soprattutto sostenibile.

Il trentino, questo territorio tra le montagne, ricco di verde, in cui l’uomo ha saputo quasi perfettamente inserirsi (anche per necessità) nella natura che lo circonda, può davvero diventare un lume per questo concetto e un esempio per altre realtà italiane e internazionali.

Si ricerca di fatto una nuova dimensione del verde, un ritorno all’uso del legno come materiale per costruire ma anche per abbellire, ma soprattutto si sta cercando di sviluppare un tessuto di azioni culturali e sociali che spostano l’attenzione verso il paesaggio e l’ecologia per rilanciare anche le proposte di una politica urbanistica davvero sostenibile.

Di questi e  altri temi si discuterà oggi Mercoledì 11 novembre alle 17 al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (Aula T2 – via Mesiano, 77 – Trento) con Antonio Calabrò, giornalista ed editorialista de “Il sole 24 ore” autore del libro “La morale del tornio”, ora responsabile cultura di Confindustria e Pirelli, il quale propone uno sguardo diverso sul modo di fare industria all’epoca delle StartUp. Con lui ci saranno anche Paolo Collini e Aldo Bonomi, sociologo e direttore del consorzio AAster.

 

(D.C.)

foto da blog.casase.it