Come cambiano i libri – Giorgio Vallortigara

Abbiamo posto qualche domanda a Giorgio Vallortigara, che martedì 29 ci parlerà di due testi di Konrad Lorenz. Due grandi libri, dice il professore, che l'hanno spinto a intraprendere la sua carriera e che ci riguardano tutti, in virtù del nostro essere umani.

Ecco a voi l'intervista: lasciatevi incuriosire e assicuratevi di sentire il resto martedì 29 alle ore 18 presso l'aula Andreatta del Dipartimento di Sociologia.

Lei porterà due libri al posto del canonico testo unico, ovvero L'anello di Re Salomone e L'altra faccia dello specchio. Come giustifica la sua scelta? Esiste un legame che unisce le due opere?

Il primo è un fantastico libro di divulgazione, può essere letto da chiunque abbia un interesse per il comportamento degli animali. Il secondo
è indirizzato a chi ritiene che lo studio del comportamento animale possa aiutarci ad affrontare le grandi domande della teoria della conoscenza:
come possiamo sapere? che cosa possiamo sapere? quanto di quel che sappiamo è innato e quanto è frutto dell'esperienza?
 

Quando ha letto questi testi per la prima volta? Le impressioni della prima lettura restano invariate ancora oggi?

Per quanto posso ricordare, il secondo attorno ai vent'anni; il primo forse attorno ai quattordici, quindici anni. E' merito (o colpa) loro se sono diventato un etologo…
Rileggendoli penso di averli trovati ancora più belli. Ho l'impressione ogni volta di averli compresi meglio, un'impressione che si rinnova a ogni lettura… E' il pregio dei grandi libri, credo. 
 

Entrambi i testi sono stati scritti da Konrad Lorenz, etologo di vastissima fama. Sono accessibili anche ai neofiti? A chi in particolare consiglia la lettura? Chi dovrebbe assistere alla sua presentazione di martedì e perché?

A chiunque direi. A chiunque sia interessato agli animali, alle menti e perciò, in ultima analisi, alla natura umana.

(B.J.B.)