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Ha mantenuto la promessa Punto8, che ha registrato una partecipazione al suo evento di sabato 28 Marzo decisamente soddisfacente nella parte pomeridiana, quella più didattica, e di dichiarato successo durante i live serali.
 
 
 
Dalle 16 alle 20 si sono susseguiti tre workshop molto diversi: "Synth modulare, linguaggio e dimostrazione", "Come muovere i primi passi nel mondo dell'elettronica" e "Campionamento, suoni ed effetti nel dj live". Precisi, competenti e appassionati: i relatori sono stati all'altezza delle aspettative programmatiche di chi ha voluto con tutto il cuore che questo progetto prendesse vita. E il punto è proprio lì: fare elettronica non vuol dire scatenarsi strafatti sotto un palco. Quello della musica elettronica può essere al contrario un mondo molto elegante – qualsiasi accezione vogliate dare a questo termine – e di pura passione artistica.
 
 
Il pubblico, serio e ricettivo, non si è perso una parola delle spiegazioni di Aceto, Belli, Roma e Reloop, interagendo con diverse domande. Gli argomenti di dibattito sono stati tanti, da quelli più specialistici a quelli facilmente comprensibili anche ai dilettanti, ma se è possibile trovare un fattore comune a questi relatori, di influenze così difformi, è sicuramente ciò a cui pensano quando si trovano sul palco per un dj set: riuscire a far ballare la gente più disparati, cercando sempre di renderla felice, anche stupendola.
 
 
 
La situazione ha preso una piega diversa quando dalla cattedra i ragazzi sono passati ai mixer: i live serali di The Fabulous Beard, Meine Liebe e The Loran hanno scatenato vicolo dell'Adige fintanto che le norme della nostra città lo hanno concesso. Chissà quanti ballando ieri sera si sono resi conto di aver acquisito, grazie ai workshop, uno sguardo diverso e più consapevole su cosa voglia dire davvero stare dall'altra parte delle casse.
I complimenti vanno anche al circolo Punto8, con l'augurio che questo si riveli solo il primo appuntamento di una serie.
 
 
 
(Lucia Gambuzzi)