Back to the Flixbus

di Lucia Mora

 

Se anche tu come me sei uno studente fuori sede, ti sarà sicuramente capitato di riflettere sulla soluzione migliore per quanto riguarda i tuoi spostamenti: treno, auto, pullman, DeLorean DMC-12…

Per fortuna o purtroppo, io ho scelto di viaggiare con Flixbus.

Ecco qui sotto le 5 caratteristiche che contraddistinguono noi impavidi amanti del rischio.

 

1. Disperazione. Poniamo questa come conditio sine qua non. Se non fossimo realmente devastati psicologicamente e, soprattutto, economicamente, saremmo seduti da qualche altra parte. Magari pure in prima classe.

E invece ci troviamo su un sedile di discutibile comodità, in mezzo a tanti altri sconfitti dalla vita, a lamentarci delle interminabili ore di viaggio che ancora ci aspettano. Almeno abbiamo risparmiato qualche soldo (che però finiremo di sicuro per spendere in psicoterapia per superare il trauma).

 

2. Competitività. Proprio perché i disperati al mondo sono tanti – e guarda caso si concentrano sempre immancabilmente tutti alla fermata dell’autobus – occorre avere una sana dose di agonismo nelle vene, perché chi prende spesso il pullman sa che l’unica gioia del viaggio è il finestrino. Ogni mattina, come sorge il sole, un cliente Flixbus si sveglia e sa che dovrà correre più degli altri, o perderà il posto.

Kit di sopravvivenza: corse, posizioni strategiche, gomitate e giusto un pizzico di antisportività.

2 bis. A chi dice: “Ma il posto si può prenotare pagando un sovrapprezzo!”, consiglio di rileggere il punto 1.

 

3. Equilibrio. Chi non è mai entrato nel bagno di un Flixbus in movimento, non ha la più pallida idea di che cosa sia l’equilibrio.

 

4. Filantropia. La fauna umana solitamente presente a bordo del veicolo è talmente vasta e varia che l’amore – o quanto meno l’interesse – per il genere umano devi averlo per forza. Altrimenti, basta veramente poco per uccidere male quello che fa domande pur vedendo che hai le cuffie alle orecchie, o quella che permette al proprio figlio di urlare a piacimento, neanche lo stessero picchiando (ma poco ci manca…).

 

5. Pazienza. La pazienza è la virtù degli studenti che vorrebbero connettersi alla rete Wi-Fi del Flixbus, ovviamente senza successo perché intasata da qualche genio a bordo che si guarda film in streaming. Questo punto è strettamente legato al precedente e può causare effetti collaterali. Tenere lontano dalla portata dei bambini.

5 bis. Shoutout a quelli che mia nonna avrebbe definito poveri tapini, cioè agli autisti. Perché dopo aver portato noi studenti a Trento, guidano poi per tutta la notte, fino a Berlino. Respect, bros. Temprate le nostre anime di guerrieri.