Aperto/Chiuso

La Giornata Mondiale del Rifugiato tra musica, teatro, dialoghi e tanto altro.

di Marta Pilotto

Qual è la prima cosa che vi viene in mente se dico Aperto? Il mare è aperto. E' di tutti. E' senza fine.

Eppure anche nel mare ci sono confini, linee di demarcazione immaginarie, nondimeno (de)limitanti. Chiuse. Un nostro e un loro, distanti, diversi. Inconciliabili?

Aperta o chiusa può essere anche la nostra società. La nostra risposta alla crisi dei migranti può essere di apertura, inclusiva, prima di tutto umana. Oppure può essere ostile e diffidente, abbarbicata in una paura del diverso miope ed irrazionale. Sta a noi, che siamo giovani, studenti, cittadini. Sta a noi che siamo società.

In occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, il Trentino diventa uno spazio di incontro e dialogo sui temi dell’arrivo e dell’accoglienza di profughi e richiedenti asilo e sul futuro che la comunità immagina. Il titolo scelto è, emblematicamente, Aperto/Chiuso, e le varie realtà locali impegnate quotidianamente nel campo dell'immigrazione e dell'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale – coordinate da Cinformi – proveranno a declinare la tematica in musica, teatro, danza e molto altro.

In particolar modo, lunedì 20 giugno la Piazza del Duomo di Trento si trasformerà in un grande palcoscenico ricco di attività. A partire dalle 18.00 si terrà, infatti, l'evento "Aperto o chiuso?" con il giornalista Raffaele Crocco come mediatore. A seguire "Musica e Parole", in cui il pubblico sarà direttamente coinvolto dalle performance artistiche e dai giochi di squadra, dai dibattiti e dalle mostre di disegni allestite nella piazza e potrà avvicinarsi agli stand informativi per entrare in contatto con le varie associazioni.

Zygmunt Bauman, in "La società sotto assedio", scrive "Lucchetti e catenacci non possono certo domare o indebolire le forze che causano l’emigrazione; possono contribuire a occultare i problemi alla vista e alla mente, ma non a farli scomparire."

La sola chiave che abbiamo a nostra disposizione è, dunque, l'accoglienza. Accoglienza che passa necessariamente per il dialogo e l'incontro. La Giornata Mondiale del Rifugiato è, pertanto, un'opportunità di condivisione e di festa che non ci si può far scappare!