Ancora in casa a 29 anni?

 

C'è tempo fino al 25 Aprile per aderire al bando promosso dal piano giovani di zona Val di Cembra, col patrocinio della Provincia Autonoma di Trento. Viene offerta la possibilità – al costo di 60 euro di quota d'iscrizione – ai giovani trentini, e non, di frequentare 50 ore di corso di formazione in aula, seguiti da docenti a loro volta giovani, ma esperti. In un secondo momento alla classe saranno offerte 6 ore di dibattito e confronto con quelli che “ce l'hanno fatta”: giovani imprenditori della zona, che possono condividere con chi si affaccia sul mondo del lavoro esperienze e consigli. Il fine del bando “Costruisco il mio futuro” è infatti quello di mostrare come insersi al meglio nel tessuto connettivo del lavoro in Val di Cembra, ma anche dare concretamente la possibilità agli aspiranti lavoratori di creare importanti contatti con aziende e liberi professionisti. Il corso si concluderà con un bilancio competenze, pensato per fare il punto su quanto appreso nelle 50 ore di corso, per aiutare gli iscritti nella stesura di un curriculum vitae “mirato” e, non da meno, nell'aiutare i giovani a mettere a fuoco propri talenti spendibili e fino ad allora impensati. Dulcis in fundo, lo stage lavorativo retribuito – 70 euro a settimana più altri bonus per un periodo di tempo oscillante tra le 4 e le 8 settimane – riservato ai 10 iscritti che si saranno distinti in impegno e costanza durante il corso.

 

Parliamo di questo bando con uno dei collaboratori del progetto, Riccardo Taiss, che consiglia a tutti l'adesione a questo tipo di iniziative, in quanto << io per primo, nel conseguire un corso post-laurea FSE ho notato come poi, nel mondo del lavoro vero e proprio, questa esperienza in curriculum risulti ben più interessante della mia laurea per i selezionatori. Si tratta non solo di un investimento sulle proprie competenze, ma anche di utilissimo scambio di contatti, che si possono rivelare utili in futuro.>>

Contatti, futuro, investimenti: ma come mai porre il limite di età ai 29 anni? <<Il motivo è statistico – risponde Riccardo – perchè, secondo i dati Eurostat, quella è l'età media europea in cui un giovane esce di casa e affronta per la propria volta la vita adulta.>> Il dato varia, come è logico, da stato a stato e ad un'Italia più “mammona” risponde una Svezia con una media di uscita di casa intorno ai 19 anni. << Se investiamo su questo range di età è perchè crediamo di poter aiutare i più volenterosi ad abbandonare la propria comfort area, a crearsi intorno una rete di contatti che con ogni probabilità un quasi trentenne ha già intessuto o, comunque, ha già competenze per intessere.>>

 

 

Lucia Gambuzzi

 

Per maggiori informazioni:

http://www.giovanivaldicembra.net/joomla/it/component/content?view=featured