5 buone ragioni per non perderti I Suoni delle Dolomiti 2022

Dal 22 agosto al 23 settembre torna la rassegna di musica e natura sulle montagne del Trentino

Fai parte del pubblico affezionato del Festival? Oppure è la tua prima volta ai Suoni? Ecco 5 buoni motivi per rivisitare o scoprire alcuni dei palchi naturali più belli delle Dolomiti e la loro musica.

 

1. Ecologici ed ecologisti fin dalla nascita

I Suoni delle Dolomiti sono ambientalisti per natura. L’idea con qui nascono nel 1995, infatti, è quella di portare un ampio pubblico a scoprire la magia, la poesia e la musica che l’ambiente montano esprime e può ispirare. Spettatori e musicisti, zaini e strumenti in spalla, risalgono a piedi i sentieri fino a conche, prati, radure e cime. La natura diventa un palcoscenico esigente, che impone di rinunciare alle comodità tecnologiche, ma altrettanto generoso: la musica dialoga con il paesaggio, gioca con l'eco, insegue una folata di vento. Il silenzio della montagna diviene esso stesso parte della partitura.

 

2. Musica per tutti i gusti

Forse non lo sapevi, ma I Suoni sono una rassegna eclettica e sfaccettata: oltre ai concerti di musica classica potrai ascoltare tanti artisti jazz e pop. Quest’anno non mancherà la canzone d’autore, con concerti di Alice Phoebe Lou, Stefano Belisari, in arte Elio, e Max Gazzè, e nemmeno la world music: protagonista dell’edizione 2022 è la musica armena, con il National Chamber Choir of Armenia.

 

3. Meditazione e condivisione

“L’estate sta finendo”, cantavano i Righeira, e la montagna va verso l’autunno. È il periodo giusto per prenderti una giornata di pausa e di meditazione, per raccoglierti in te stesso e stare in ascolto. Ma anche per condividere: I Suoni delle Dolomiti sono una grande famiglia, fatta di artisti disposti a mettersi in gioco, di un pubblico fedele e appassionato e di organizzatori che ci mettono il cuore. Insomma, da soli o in compagnia i concerti in alta quota sono sempre una buona occasione per stare bene.

 

4. I trekking che non ti aspettavi

Hai già visto i Laghi di Bombasèl sul Lagorai? O hai aspettato l’alba sui prati di Prà Martin, con vista sul Catinaccio? I Suoni delle Dolomiti ti portano alla scoperta di cime, laghi, malghe e rifugi che forse non hai ancora esplorato. Tutti i luoghi dei concerti sono raggiungibili in autonomia, ma puoi anche partecipare a un’escursione con le Guide Alpine del Trentino. Non solo: da quest’anno puoi anche prenotarti per un’escursione in E-mountainbike con gli Accompagnatori di MTB. Alcuni dei concerti, inoltre, sono accessibili anche alle persone con disabilità, utilizzando gli impianti di risalita o le navette a pagamento.  

 

5. Gratuiti

Tutti i concerti del festival sono gratuiti! Come scrivono gli organizzatori, “il vero prezzo da pagare per partecipare ai concerti del festival è la voglia di esserci, alzandosi presto al mattino, affrontando la montagna e la natura con atteggiamento rispettoso”. L’unico evento a pagamento è il trekking dal 10 al 12 settembre sulle Dolomiti di Brenta, con lo speciale accompagnamento del violoncellista Mario Brunello, uno degli storici organizzatori del festival, e il musicista armeno Gevorg Dabaghyan, massimo specialista vivente del Duduk, antico strumento ad ancia in legno di albicocco.

 

Guarda il calendario e trova l’evento adatto a te. Il programma completo della rassegna è disponibile qui.

 

A cura di Viola Ducati