Come evolve il giornalismo?

Cinque incontri con chi i giornali li fa

Nell’epoca di internet e dei social network, siamo continuamente esposti all’idea di chiunque su qualsiasi argomento. Nonè necessaria l'iscrizione all’ordine dei giornalisti né una straordinaria capacità tecnologica per creare una pagina FB o un blog su wordpress.

La facilità del fare informazione la rende democratica, perchè creata dal basso e potenzialmente da tutti, ma al tempo stesso crea il rischio di una scarsa attendibilità. Ciò non deve indurre ad una ostilità generalizzata verso l’informazione fornita attraverso i social network, o dal basso, che anzi talvolta può rivelarsi più attendibile di quella fornita dai media.  

Esemplare l’iniziativa #callbrussels promossa dal sito visit.Brussel,che ha consentito ai cittadini di tutto il mondo, attraverso una serie di telefoni pubblici collocati nei diversi quartieri della città, di chiamare gli abitanti di Bruxelles e chiedere loro se la città fosse davvero nello stato di pericolo in cui i media l’avevano dipinta. Iniziativa che ha, a posteriori, ricevuto una copertura massiva da parte dei media.

Inutile dire poi che media e social network, in competizione nell'offrire informazione, si condizionano reciprocamente: in questi anni abbiamo visto le testate online di riviste storicamente cartacee pubblicare notizie che sul cartaceo non avrebbero mai ricevuto spazio, nel tentativo di adattarsi ai gusti di un pubblico che ormai legge sempre di più dallo schermo di uno smartphone.  

Delle relazioni pericolose tra media e social network e delle nuove forme di giornalismo in generale, si parlerà al Dipartimento di Sociologia, in un ciclo di 5 incontri con chi " i giornali li fa" rivolto a studenti, insegnanti e giornalisti. 

Il ciclo inizia il 2 Marzo con Stefano Feltri, (vicedirettore del Fatto Quotidiano) per proseguire con Luca Sofri (direttore del Post) Giovanni De Mauro, (direttore di Internazionale), Claudio Cerasa, (direttore del Foglio), e infine Giovanni Caprara, già responsabile della redazione scientifica del Corriere della Sera.

Per maggiori informazioni, è già disponibile la locandina dell'evento.

(Carlotta Garofalo)