Come cambiano i libri – Pierangelo Schiera

 

È arrivato il decimo appuntamento di Come cambiano i libri, la rassegna che ci ha appassionati per mesi e che ha coinvolto studenti e docenti di tutto l’Ateneo.

Ospite di quest’ultimo incontro sarà il prof. Pierangelo Schiera, che parlerà al pubblico dell’opera di Norberto Bobbio “Politica e Cultura”. Attendendo la conferenza, che avrà luogo martedì 13 maggio alle ore 18 a Sociologia, gli abbiamo posto qualche domanda. Ecco a voi l’intervista completa:

 

Ha scoperto questo testo nel '55, anno della prima edizione? Quali sono state le sue prime impressioni?

Sì, all'incirca. Stavo al liceo e cercavo di capire la politica. Non ero marxista e mi piaceva l'idea di libertà, che aveva allora per me un forte impatto culturale. Mi piaceva comprare libri: così sono capitato su Bobbio, senza alcuna precisa idea di chi fosse. Mi serviva e basta. L'ho comprato e l'ho letto.

Avere 20 anni negli anni '60, avere 20 anni negli anni 2000: come vede la gioventù che la ascolta dietro i banchi? I giovani d'oggi sanno pensare ed agire "politicamente"?

Credo di sì, anzi certo meglio di allora: hanno più mezzi a disposizione. C'è più trasparenza. Purtroppo ciò porta anche a una certa sfiducia nella politica tradizionale. Ma credo che ci siano ormai le condizioni per creare nuove forme e modi di politica, prima che sia troppo tardi e che ne vada perduto l'ingrediente principale che è la responsabilità.

Crede che sia compito delle istituzioni scolastiche educare alla politica? Dove dovremmo imparare a servirci della critica, del dialogo?

La scuola serve ormai a poco: o è molto elitaria, e non va bene; o non può essere adeguata al bisogno di in-formazione che il mondo di oggi impone. Senza riforma della scuola non ci sarà neanche riforma della politica. Il giro è quello, inutile farsi illusioni. Non è questione di eccellenza, ma di nuovo umanesimo.

Chi si aspetta di trovare ad assistere al suo intervento di martedì sera e che messaggio vorrà trasmettere al suo pubblico? A chi consiglia la lettura del testo di Bobbio?

Poca gente, credo. Qualche amico, forse. Non si tratta di leggere questo libro di Bobbio oggi: è certamente superato, andava bene per me in quegli anni. Oggi bisogna trovare il Bobbio di oggi e ciascuno deve trovare il suo. Occorre cercarlo però e non accontentarsi di grilli parlanti.

 

(B.J.B.)