“Chroma – Storie degeneri”: oltre le regole della forma

Tersite Rossi torna in libreria il 12 maggio con la sua opera quinta

A tre anni di distanza dall’uscita del suo ultimo romanzo d’inchiesta “Gleba”, il collettivo di scrittura Tersite Rossi (pseudonimo omaggio a Tersite, l'antieroe omerico, e al signor Rossi, l’uomo della strada) fa il suo ritorno sugli scaffali con “Chroma – Storie degeneri” (Les Flâneurs Edizioni).

Si tratta di una raccolta di cinque racconti lunghi, ognuno contrassegnato da un colore che richiama il genere narrativo a cui appartiene: nero per l’horror, blu per il distopico, giallo il mistery, rosa l’erotico e rosso il politico. Nessuno di questi racconti aderisce però completamente agli stilemi tipici del suo genere, del quale vengono sovvertiti regole e sistemi.

Questo processo di “degenerazione” ha per risultato delle storie che vogliono mettere in discussione l’esistente, come spiegano i due membri del collettivo, Mattia Maistri e Marco Niro, che per quest’ultima creazione abbandonano la consueta strada della narrativa lunga, a favore delle forme agili e immediate di quella breve.

L’intento si estende al contenuto dei cinque racconti, vicende che portano sulle pagine personaggi già vinti in partenza, antieroi e post-eroi in cerca di riscatto, protagonisti di storie che si muovono secondo coordinate di un mondo sbagliato, in cui se perdi non sei nessuno.

 

Le trame dei cinque racconti:

Racconto nero – L’uomo perduto. Una notte di Natale di tanti anni fa. Un viaggio in auto dalla citta? alla montagna piu? sperduta. Una giovane donna che ritorna dalla propria famiglia. Il passaggio attraverso una stretta gola disabitata. Il buio. Il ghiaccio. L’incidente. E una luce nelle tenebre. Salvezza o condanna? La ricerca della risposta condurra? la protagonista al di la? del bene e del male, in un luogo perduto come l’uomo che lo abita. Un luogo irreale. O troppo reale. Cosi? reale da fare paura.

Racconto blu – Fra 84 anni. Anno 2106. Su un pianeta surriscaldato, dove e? scomparsa buona parte delle terre emerse e il calore impedisce di vivere sotto quota mille, la classe minoritaria degli Alati esercita il suo dominio assoluto sulla classe dei Terreni, ridotti in schiavitu? dall’incapacita? di ricordare il proprio passato e la propria storia. Eppure, proprio laggiu?, sotto quota mille, nelle Terre Desolate, c’e? chi quella storia la conosce bene. Ed e? pronto a diventare l’ingranaggio impazzito che fara? inceppare il meccanismo sfruttatore.

Racconto giallo – Quasi niente sbagliato. Tutto comincia con la sentenza di un giudice. Un giudice progressista, democratico, che si sente sempre dalla parte giusta della storia. E che non puo? tollerare che i gilet fluorescenti disturbino l’ordine costituito in cui lui crede ciecamente. Da quel primo tassello discendono tutti gli altri, come in una novella antologia di Spoon River, attraverso un mosaico di personaggi, volti e racconti intrecciati che, tassello dopo tassello, dipanano la coltre di nebbia che pervade la provincia italiana. Finche? il cerchio si chiude e la narrazione ritorna al punto di partenza, dove tutto, nel frattempo, e? inesorabilmente cambiato.

Racconto rosa – Non pensare all’erezione. "La sola possibilita? di sopravvivere, per voi attori del porno, sara? riuscire a evitare l’inevitabile: la vostra erezione". Questa e? la minaccia avanzata dai Nuclei Armati contro la Distrazione da YouPorn (NADYP), che da qualche tempo sono apparsi sulla scena lanciando il loro feroce attacco all’ industria del porno, responsabile dell’ alienazione e dell’apatia di milioni di uomini, indotti a masturbarsi in modo compulsivo anziche? ribellarsi contro il capitalismo e le sue catene. Fino al sequestro del pornodivo piu? famoso, che riuscira? a salvarsi solo se sara? capace di non pensare all’erezione.

Racconto rosso – La catena. Mentre alla Casa Bianca si tenta di coprire la vile fuga dall’Afghanistan a colpi di retorica su democrazia e diritti umani, una catena si allunga a stringere i destini di individui come Ashrif, contadino afghano che si spacca la schiena raccogliendo efedra; Tahira, giovane schiava in un laboratorio dove dall’efedra si ricavano le metanfetamine; Giovanna, che le metanfetamine afghane le spaccia in Italia; e Luca, che in Afghanistan provava ad aiutare le donne come Tahira, prima di essere costretto ad abbandonarle. Individui ridotti al rango di pedine, che non riescono nemmeno a vedere il volto di chi li ha incatenati e si dibattono alla ricerca di un riscatto impossibile tra l’Afghanistan e l’Italia.

Come anticipato, la presentazione del libro si terrà giovedì 12 maggio alle 18.30 a Trento nella libreria Due Punti (via San Martino 78) e venerdì 13 maggio alle 19 a Rovereto nella libreria Arcadia (via Fontana 16).

Per saperne di più su “Chroma – Storie degeneri” e Tersite Rossi: www.tersiterossi.it