A chi devo chiedere aiuto se l’Unione Europea non è giusta con me?

Il Mediatore Europeo e il caso dei pacchetti di sigarette rubati

di Nicola Pifferi

Avete presente quelle foto sui pacchetti di sigarette? Quelle Immagini con l’obiettivo di spaventare i tabagisti, mostrando cosa succederà al loro corpo se continueranno a fumare? Sono, in generale, immagini sensazionalistiche che dovrebbero colpire l’immaginazione dei fumatori. Il Parlamento europeo, però, che dal 2014 ha deciso di colpire l’immaginazione dei fumatori con una direttiva non si è accorto che forse le immagini usate non sono realistiche perché scattate a persone che con le conseguenze del fumo non hanno nulla a che fare. L’accusa ancora più grave riguarda la provenienza apparentemente non autorizzata di tali immagini.

L’ultimo caso di una lunga lista, avvenuto in Spagna, è quello di un signore di Boiro, in Galizia, di 54 anni, intubato per un intervento alla schiena che si è ritrovato sul pacchetto di sigarette della sua marca preferita. Non solo la foto non c’entra nulla con il fumo, ma sarebbe stata scattata mentre il soggetto era incosciente per poi essere pubblicata senza il suo consenso. Il caso del galiziano non è unico, la situazione si sta ripetendo dal Belgio all’Austria, all’Italia, dove un signore di Orbassano, nel torinese, sostiene di riconoscere il padre su un pacchetto di sigarette.

La Commissione Europea, interpellata da Repubblica, si scusa per l’accaduto, ma sottolinea di avere l'autorizzazione per l'utilizzo di tutte le immagini, che sarebbero state raccolte da un’agenzia. Lo sfortunato galiziano ha deciso di fare causa all’Unione europea. Chissà se è a conoscenza che, in queste circostanze, potrebbe richiedere aiuto alla figura del Mediatore Europeo? L’ente indipendente si occupa di proteggere i cittadini dai casi di mala amministrazione e infrazionedei loro diritti da parte dell’Unione Europea. Praticamente un ponte tra i cittadini e l’istituzione, al servizio dei diritti dei primi. Visitando il sito interattivo, ombudsman.europa.eu, ci si può fare un’idea della grande varietà di casi di cui si occupa questo ente, il cui slogan é “Il Mediatore Europeo ti può aiutare”. 

Il Mediatore, o meglio dal 2013, la Mediatrice europea Emily O’Reilly si occupa anche di monitorare le istituzioni UE, conducendo indagini, segnalandone criticità, suggerendo miglioramenti e nei casi più gravi ammonendola. 

Proprio nella plenaria di Novembre la O’Reilly ha incontrato gli eurodeputati per discutere del possibile conflitto d’interessi nato dalla recente nomina di José Maria Barroso, ex presidente della Commissione Europea, a presidente non esecutivo della Goldman Sachs, il colosso bancario americano. Nomina che preoccupa non poco il Parlamento, che già aveva chiesto ad uno speciale comitato etico un’indagine sul caso. In quanto garante del buon funzionamento dell’Istituzione nel rispetto dei cittadini, il mediatore parteciperà alla discussione.

Certo questo è un caso che apparentemente, ma solo apparentemente è lontano dalle vite quotidiane delle persone. Ci sono casi in cui però il Mediatore Europeo è stato chiamato ad intervenire in controversie molto più “personali”, perché invocato da cittadini comuni. 

Un esempio? Un cittadino irlandese ha chiesto l’aiuto dell’ombudsman per accedere ad alcuni documenti che gli erano stati negati dall’EmA, Agenzia Europea Medicinali, relativi a un farmaco antiACNE che provocava come effetto collaterale depressione e avrebbe portato a dei suicidi, l’Ombudsman è riuscito non solo a rendere i documenti pubblici, ma anche a risturtturare il sistema di trasparenza dell’EMA, che ora pubblica ogni documento in suo possesso.

Ma cosa pensano i cittadini dell’Unione sempre più scettici verso Bruxelles del mediatore europeo? E soprattutto: sanno chi è?

Con un sondaggio Eurobarometro speciale del 2011, che ha coperto i 27 Stati dell’Unione all’epoca, il Parlamento Europeo ha provato a capire proprio questo. In generale si comprende che manca di base la conoscenza del Mediatore Europeo e dei suoi compiti, nonché qualche debolezza in alcune delle competenze. Ad esempio sul tema della “conoscenza” del Mediatore la maggioranza dei rispondenti ritiene che la funzione principale del Mediatore sia quella di garantire che i cittadini dell'UE conoscano i propri diritti e i mezzi per esercitarli. Il primo obiettivo dell’Ombudsman è però difendere i cittadini, non informarli sui diritti. Gli unici a capire qual è effettivamente il ruolo principale del Mediatore sono quei pochi che hanno compreso che si può anche chiedere un rimborso, monetario, all’Unione.

Il Mediatore deve anche rafforzare le sue politiche di informazione per quanto concerne la sua attività principale di risoluzione delle denunce, in particolare nei confronti di potenziali denuncianti, come ad esempio il nostro signore galiziano. Sempre nello studio si legge che circa metà degli intervistati vorrebbe sapere di più su questo ente.

Come conseguenza dello studio, sembra che la direzione di lavoro all’interno del Mediatore Europeo sia un po’ cambiata. Per adesso però sembrano non esserci ancora dei risultati degni di nota. È chiaro che non si sta parlando di una situazione disastrosa, ma piuttosto di una situazione che certamente può essere migliorata. Del resto, l’obiettivo stesso del Mediatore è proprio combattere i casi di mala amministrazione nell’Unione Europea.

Il Mediatore può permettersi anche di contrapporsi pubblicamente alle alte autorità dell’UE. Prima di tutte ad esempio la Commissione: a cui è stata data un’osservazione critica, tradotto un cartellino rosso, sostenuta anche dal Parlamento Europeo, con l’obiettivo di produrre la documentazione in tutte le lingue dell’Unione, e non solo in Francese e Inglese, in quei casi in cui si voglia svolgere delle consultazioni pubbliche di interesse generale, in modo che tutti i cittadini, e non solo francesi e inglesi, possano comprendere.

Tratto da Europhonica 02×10.