Che fine ha fatto Ettore Majorana?

di Anna Kovaleva

Che fine ha fatto Ettore Majorana? Del fisico nucleare siciliano si sono perse le tracce ancora nel 1938, ma il mistero della sua scomparsa continua ad affascinare. Le diverse ipotesi sulla sua sparizione, dal suicidio alla fuga all’estero, vengono presentate nell’opera dal titolo “Ettore Majorana” di Roberto Vetrano, che andrà in scena questo fine settimana al Teatro Sociale di Trento. L’opera rientra nella stagione 2017/2018 di “Oper.a 20.21”, precisamente nella terza e ultima parte della trilogia sulla vita dal titolo Escape from Realty, la quale affronta il rapporto che l’uomo ha con l’arte, la quale permette di sfuggire ma anche di tenersi in contatto con il mondo.

Ettore Majorana è stato un fisico e accademico italiano, noto principalmente per i suoi studi sulla fisica nucleare e la meccanica quantistica relativistica. Nel 1938 Majorana scomparve in circostanze misteriose che negli anni hanno portato ad elaborare diverse teorie sulla sua sparizione. Le ultime notizie su Majorana risalgono alla notte del 25 marzo 1938, quando il fisico sembra aver preso un traghetto diretto a Palermo, lasciando due lettere nelle quali preannunciava la propria scomparsa. Le ipotesi avanzate in questi anni vanno dal suicidio, al ritiro a vita monastica, nonché a fughe in Germania, Argentina e Venezuela.

Mercoledì 17 gennaio Oper.a ha organizzato un evento dal titolo “Oper.a Backstage”, che ha permesso al pubblico di avere l’opportunità di vivere il dietro le quinte dell’opera “Ettore Majorana”. Durante l’incontro i partecipanti hanno avuto modo di conoscere il librettista Stefano Simone Pintor e il direttore Jacopo Rivani. “L’idea di scrivere un’opera su Ettore Majorana ci era venuta molti anni fa, dopo la lettura del libro “La scomparsa di Majorana” di Leonardo Sciascia. Il groviglio di ipotesi e la figura controversa del fisico ci hanno incuriosito e, dopo la pubblicazione del concorso organizzato da OperaLombardia, portato a scrivere un’opera lirica in cui raccontare tutto ciò” hanno spiegato gli ideatori. “La scomparsa di Majorana continua a rimanere per noi un mistero. Erasmo Recami, fisico e biografo principale di Majorana con cui abbiamo avuto modo di collaborare, un giorno ci ha inviato un'email contenente una lettera del 2001 che sembra essere stata scritta dallo stesso Majorana, il quale ringraziava Recami per il rigore scientifico con cui questi ha mantenuto viva la sua memoria. Questo è un aneddoto che conferma che il mistero della scomparsa di Majorana è tutt’oggi attuale” concluse Stefano Simone Pintor.

Durante l’incontro i presenti hanno avuto la possibilità di assistere per una decina di minuti alle prove generali e di assaggiare in anteprima l’opera, che andrà in scena sabato 20 gennaio alle ore 20 e in replica domenica 21 gennaio alle 17.

“Ettore Majorana” è un’opera totalmente innovativa, che indaga la contemporaneità con tutti gli strumenti possibili, a partire dalle luci e sonorità elettroniche al video mapping, una tecnologia multimediale che permette di proiettare luci e video su superfici reali, in modo da assorbire completamente lo spettatore e renderlo quasi partecipe della rappresentazione.

Con  “Oper.a Intro”, poco prima dello spettacolo sarà anche possibile assistere ad un incontro con esperti e artisti, i quali spiegheranno meglio la struttura dell’opera e daranno varie informazioni sulla regia, sul compositore e molto altro (sabato alle 19 e domenica alle 16).